E’ una settimana, ormai, che la Madonna di Canneto benedice la nostra comunità parrocchiale, ma incrociare lo sguardo di Maria è un’esperienza che si rinnova ad ogni incontro. Oggi poi è la festa della Santa Famiglia, e la figura materna, come è noto, è il pilastro su cui si fonda questa “antica istituzione del vivere civile”, nucleo di base della società di ogni tempo.
“Guarda in cielo e conta le stelle…Tale sarà la tua discendenza”: la promessa fatta da Dio ad Abramo sembra mescolarsi con il cielo stellato della notte di Natale, quasi che il grido di giubilo della creazione intera assuma una prospettiva diacronica che fagocita ogni uomo, unico e irripetibile, simile ad una stella splendente nel cielo. E’ indispensabile rendersi conto di ciò e recuperare la dignità autentica di essere figli di Dio. La promessa divina ha la sua attuazione e la famiglia diventa il segno della fede dell’uomo e dell’amore di Dio.
O Maria, tu sai quanto ha bisogno la società secolarizzata del nostro tempo di riscoprire il valore della famiglia, una famiglia sempre più devastata dall’egoismo e dall’avidità. Pertanto la famiglia di Nazareth ci propone il suo modello, un modello ancora valido perché mette Dio al primo posto. Gesù, Giuseppe e Maria non mettono in discussione la loro convivenza di fronte agli ostacoli della quotidianità, perché la loro relazione si fonda sulla fiducia, sulla disponibilità al sacrificio, sull’amore reciproco.
Alle ore 16.00, la giornata ha riunito intorno alla Madonna di Canneto le famiglie della parrocchia per un momento di preghiera e di riflessione: “Madonna di Canneto, Tu che sei vissuta in una famiglia felice, fa delle nostre case una dimora della tua presenza, un focolare caldo e fortunato. Venga la tranquillità a tutti noi di famiglia, la serenità ai nostri nervi, il controllo alle nostre lingue, la salute ai nostri corpi. Che i figli siano e si sentano amati, e da loro si allontanino per sempre l’ingratitudine e l’egoismo. Inonda, o Maria, il cuore dei genitori di pazienza, di comprensione e di generosità senza limiti. Stendi, o Madre, una tenda d’amore per coprire, rinfrescare, riscaldare e maturare tutti i figli della casa. Dacci il pane quotidiano, ed allontana da noi l’affanno di esibire, di brillare e di apparire; liberaci dalle vanità mondane e dalle ambizioni che turbano e sottraggono la pace. Che la gioia brilli negli occhi, la fiducia apra tutte le porte, la felicità risplenda come un sole. Sia la pace la regina della nostra famiglia e l’unione la sua solida struttura. Lo chiediamo a Te che fosti la Madre e la Regina nella casa di Nazareth”.
Alle ore 18.00, dopo la celebrazione eucaristica, la Serenata alla Madonna di Canneto, con canti e strumenti della tradizione popolare, ha chiuso il programma odierno. O Maria, vegli su di noi e benedici le famiglie in tutto il mondo…
Carlo Giovannone