Ieri, 30 dicembre 2014, nella chiesa della Madonna della Libera in Aquino, il vescovo, i sacerdoti, i diaconi, il prefetto, i sindaci, le autorità civili e militari e tutto il popolo di Dio si sono riuniti per ringraziare il Signore con l’immancabile rito del “Te Deum”.
Il vescovo Gerardo nell’omelia, dopo aver ringraziato affettuosamente tutti i presenti per aver preso parte all’evento, ha ripercorso l’intero anno ricordando i traguardi importanti raggiunti, ma anche gli eventi tragici che hanno riguardato il nostro territorio. Il dramma della morte di Gilberta Palleschi ha scritto una pagina nera in questo duemilaquattordici, ponendoci ancora una volta dinnanzi al fratricidio di Abele ad opera di Caino. Un gesto così atroce che ha generato ribrezzo e dolore nel cuore delle persone dell’intero stivale. Il prelato poi ha evidenziato le principali cause e anomalie che attanagliano la società, mettendo il luce uno dei vizi più pericolosi che sta subentrando nelle nostre famiglie: il gioco d’azzardo. La dipendenza dal gioco, per quanto non sia un fenomeno nuovo di zecca, è senza dubbio aggravato dal problema sociale della disoccupazione. L’azzardo inganna perché illude il giocatore di poter dominare la sorte e distorce la cultura del nostro paese, che è costituzionalmente fondato sul lavoro e non sull’idea che il denaro si vinca con un colpo di fortuna. Terminato il riepilogo degli avvenimenti più importanti, egli ha poi fatto qualche anticipazione sul nuovo anno, che oltre ad essere il centenario dall’entrata in guerra dell’Italia, ricorda un altro disastroso evento. Difatti 13 gennaio 1915 un terremoto di forte intensità colpì l’intera regione della Marsica, causando più di 30.000 vittime su un totale di 120.000 persone residenti nelle aree disastrate.
A conclusione il vescovo ha rinnovato gli auguri di pace e di concordia all’intera comunità, assicurando la sua preghiera e la sua benedizione sul nuovo anno.
– Mario Fraioli