“Sono passati oltre trent’anni da quando l’allora Vescovo di Sora, Mons. Lorenzo Chiarinelli, nel lontano 1984, decise di istituire l’incontro con tutti i dirigenti scolastici della Diocesi”. Con queste parole Don Mario Zeverini, ex direttore dell’ufficio scuola, da inizio all’incontro che si è tenuto con inizio alle ore 10.15 presso il Palazzo Ducale di Atina giovedì 5 marzo. “In trent’anni –prosegue- molte cose sono cambiate. Ricordo che allora i dirigenti scolastici, nella sola Diocesi di Sora-Aquino e Pontecovo, superavano le 70 unità, oggi invece, nonostante la nostra diocesi si sia allargata anche al cassinate, si contano solamente 16 istituti comprensivi e 5 istituti superiori. Iniziativa nata per condividere amichevolmente gli accadimenti succedutisi alla revisione del Concordato, ma che, nel tempo, è diventata un punto fermo di confronto che si succede di anno in anno dopo l’inizio della scuola. Quest’anno, però, visti gli straordinari accadimenti di cui la nostra Diocesi è stata protagonista (l’unificazione con Cassino), si è reputato utile posticiparla ad oggi, scegliendo la bellissima cornice del Palazzo Ducale di Atina in quanto territorialmente si trova nel mezzo della nuova Diocesi. Infine, prima di lasciare la parola a Mos. Vescovo, desidero dire che questi incontri hanno sempre rappresentato, fin dagli inizi, un’esperienza unica in tutto il territorio nazionale“.
“È doveroso –esordisce il Vescovo Antonazzo- prima di addentrarci negli argomenti che motivano la nostra presenza qui oggi, ringraziare di cuore il carissimo Don Mario Zeverini che per anni è stato il direttore dell’ufficio scuola diocesano, ma allo stesso modo vorrei salutare e fare gli auguri a Don Nello Crescenzi, già direttore dell’ufficio scuola di Cassino ed ora dell’intera Diocesi. Un ringraziamento particolare va ai padroni di casa: al Sig. Sindaco di Atina, sempre disponibile a soddisfare dal punto di vista logistico, e non solo, ogni nostra richiesta; al Parroco, Mons. Simeone, alla Dirigente Scolastica di Atina e a tutti voi. Come ha ben precisato il caro don Mario -prosegue- quest’incontro, e tutti gli altri a venire, va a configurarsi come un incontro di collaborazione ed amicizia in forma aconfessionale, ed i temi che tratteremo oggi sono semplicemente due: provocare e favorire forme di alleanza educativa e la vita, vista come esigenza ed urgenza da cui ripartire. Il tema della Chiesa per il decennio 2010-2020 è educare alla vita buona del Vangelo, ma io oggi qui mi sento di dire che sarebbe già una grande vittoria riuscire ad educare alla vita buona. In una lettera provocatoria inviata ai Vescovi di Roma, Benedetto XVI diceva che i genitori e gli insegnanti sono sulla stessa barca; bisogna concordare riflessioni e strategie per poter fare un passo avanti perche sono esse a favorire il miglioramento e non l’ansia che invece viene provocata dall’emergenza. Si deve passare dalla paura e dall’incertezza ad un pensiero positivo: la lagnanza è deleteria. Bisogna abbracciare tutte le alleanze educative possibili stando molto attenti a non fermarsi ad un’alleanza di tipo verticale, ossia solo tra istituzioni, ma cercare di consolidare un’alleanza di tipo orizzontale, ossia all’interno delle singole istituzioni, solo in questo modo, con le due facce della stessa medaglia si potranno ottenere risultati. Obiettivi, contenuti e metodi condivisi; e alla scuola viene affidato un compito gravoso: la formazione integrale della persona umana e non solo la semplice formazione culturale“.. Passando al secondo tema della giornata, Mons. Antonazzo prosegue <<Il valore della vita è fondamento ed urgenza: la fragilità tocca la dignità, la bellezza ed il dolore della vita. I giovani oggi sono migliori di tutti, o per lo meno sono migliori di molte persone adulte: non sono persone cattive ma vittime della società che li costringe ad arrangiarsi e a vivere male, sono le vittime di tanti assenteismi, in altre parole, sono orfani di genitori vivi. Il nostro compito è quello, riprendendo le parole del Papa polacco, di aiutare i giovani a rialzare la testa e non la cresta. Il problema oggi è che non si comunica nemmeno tra amici, mentre alleanza educativa, per l’appunto, significa ascoltare le passioni tristi e felici degli amici“.
Molti gli interventi alle parole del Vescovo, tra cui quello della Dirigente Scolastica di Atina, Prof.ssa Anita Monti “Che cosa doniamo o possiamo donare se neanche noi ne siamo consapevoli?” questo l’interrogativo lasciato alla fine di un lungo discorso.
Prima della conclusione un breve saluto da parte del nuovo direttore dell’ufficio scuola e, prima di congedarsi per l’aperitivo, un momento commovente, quando è stato donato un libro a Don Mario Zeverini come ringraziamento per il lavoro svolto in tutti questi anni, controbilanciato dalla gioia nell’offrire al nuovo ordinario Diocesano un piccolo segno di benvenuto.
– Simone Buzzeo