Eccoci qui a celebrare un nuovo importante traguardo per la Pastorale Digitale: siamo arrivati alla pubblicazione dell’articolo numero 2000! Un risultato importante che vogliamo condividere con tutti voi, cari lettori. Se abbiamo potuto portare avanti il nostro impegno quotidiano per riempire di cronache, riflessioni, testimonianze, foto e video le pagine virtuali del nostro sito, infatti, è stato possibile solo grazie alle tante, tantissime persone che ogni giorno ci leggono con costanza e crescente interesse.
Siamo consapevoli che questa “cifra tonda” è solo un tappa del nostro cammino virtuale, un momento che ci rinfranca e ci ricarica, dandoci la possibilità di riprendere la strada della comunicazione con passione, entusiasmo e responsabilità. La nostra esperienza è solo agli inizi: un anno fa l’idea della Pastorale Digitale, poi i primi incontri con un piccolo gruppo che man mano è cresciuto, nella consapevolezza che il Signore chiama tutti ad essere suoi missionari e testimoni, e oggi 2000 articoli. Abbiamo fatto 2000 piccoli passi, abbiamo gettato 2000 piccoli semi e ora aspettiamo insieme che la strada si spalanchi davanti a noi e che crescano i frutti della Parola.
Abbiamo deciso di ascoltare e fare nostra la missione che Gesù lasciò agli apostoli prima di tornare al Padre: “Mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra”. Questo sito è la nostra Gerusalemme, i social network in cui pubblicizziamo gli articoli la nostra Giudea e la nostra Samaria e, grazie alla rete, siamo davvero riusciti a raggiungere gli estremi confini della terra!
Sappiamo che 2000 è ancora una piccola cifra rispetto alle vette che dobbiamo, possiamo e vogliamo raggiungere. La nostra diocesi è ora più grande e quindi più forte, insieme possiamo prendere il largo. Ci auguriamo che anche voi, cari lettori, vogliate salire con noi su questa barca dell’impegno e della partecipazione, aprendo cuore e mente all’onda della grazia, per testimoniare, ovunque approderemo, che Dio è amore.
Maria Caterina De Blasis