Si è concluso ieri sera il secondo ciclo di incontri della Scuola di preghiera per giovani. Nella cornice della Chiesa di San Carlo, ad Isola del Liri, tanti i ragazzi che non hanno voluto mancare a questo momento di profonda spiritualità. A guidare la riflessione, don Juan Granados, co-responsabile di Pastorale Giovanile della diocesi. Il tema scelto per questo ultimo incontro non poteva che essere quello dell’annuncio gioioso della Risurrezione, incentrato sul brano del Vangelo di Giovanni (20, 11-18) in cui Maria di Màgdala scopre il sepolcro vuoto e per prima incontra Gesù, vivo, e ne dà l’annuncio agli apostoli. «Maria rappresenta ciascuno di noi – ricorda don Juan – che non abbiamo ancora pienamente capito che l’amore di Dio è infinito. Questa donna, la Maddalena, ha un nome, Maria, e Gesù la chiama per nome. Maria risponde con “Rabbunì” ovvero “Mio Maestro”. Ciascuno di noi è stato Chi-amato e amato da Dio, ciascuno con il suo nome; ogni chiamata ha una vocazione specifica, un progetto di vita. La vocazione della Maddalena è essere testimone della Risurrezione». Dopo l’adorazione silenziosa di Gesù Eucaristia, don Juan ha salutato i giovani presenti con il consueto pensiero della buonanotte: «Con l’esempio della Maddalena possiamo essere anche noi testimoni del Risorto, con la nostra gioia, con la vera amicizia di chi ha sperimentato l’amore di Dio. Che il Signore in questa notte possa consigliare il nostro cuore». L’appuntamento ora è per il prossimo, per continuare a vivere questa importante esperienza della preghiera silenziosa e comunitaria che porta all’ascolto della voce di Dio che parla ai nostri cuori nella profondità di noi stessi.
– Carla Cristini
– Foto di Rosalba Rosati