Sabato 6 giugno alle ore 12,00 il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo ha incontrato i direttori, i vice-direttori e i direttori aggiunti degli Uffici diocesani di Curia, da lui convocati presso la sala Mons. Iannone presso il Vescovado a Sora.
Ha subito chiarito che voleva essere un incontro semplice, amichevole e familiare per valutare insieme i mesi di lavoro pastorale che hanno fatto seguito alla fusione delle due diocesi, di Sora-Aquino-Pontecorvo e di Montecassino, e ringraziare. Il grazie va al Signore innanzitutto, che davvero precede, accompagna e segue la vita della sua Chiesa, e poi a tutti i direttori degli uffici, per il cammino di questi mesi, in cui si è lavorato per l’integrazione resasi necessaria con il decreto del Papa del 24 ottobre. L’integrazione (mai parlato di accorpamento, bruttissimo termine!) che abbiamo cercato, ha detto, è un processo che è stato avviato e si è sviluppato; esso passa attraverso tessiture di relazioni ecclesiali, sta portando i frutti di una fattiva e reciproca collaborazione, ma è un cantiere sempre aperto. Le fatiche dell’inizio di un simile cammino sono normali, ma sono state affrontate senza diffidenza. E il Signore ha benedetto e favorito questo sviluppo che c’è stato. Allora, ha proseguito, dobbiamo riconoscere davanti a Dio questa grazia, perché abbiamo potuto mettere insieme tante diverse competenze in una convergenza di menti e di esperienze, e questo favorisce anche la possibilità di inquadrare meglio tante situazioni, perché avere tante persone significa poter valutare meglio ogni cosa. Per questo, ha detto Antonazzo, mi sento un Vescovo graziato.
Il principio ispiratore per procedere all’unione delle due diocesi, ha ancora sottolineato, è stato quello della inclusione: mettere insieme tutte le forze in campo e favorire la partecipazione di tutti. Il beneficio di questo modo di procedere è un arricchimento complessivo che sta favorendo lo sviluppo dell’attività pastorale. Se qualche risorsa umana è rimasta fuori, non credo, ha affermato il Vescovo, perché non è arrivata alcuna contestazione. Il lavoro degli uffici di curia si raccorda con le linee guida della Pastorale diocesana, che parte dal Vescovo e procede in stretta collaborazione e armonia a tutti i livelli. Confermo la mia fiducia, ha detto Mons. Gerardo, nella collaborazione di ciascuno, che spero sempre reciproca e proceda nella doppia direzione, dal vescovo agli operatori e viceversa. Gli uffici, d’altronde, sono soggetti importanti, non solo esecutori. Fiducia reciproca significa comunione.
Avete lavorato bene, ha detto ai direttori, soprattutto considerando che era già partito il nuovo anno pastorale! Ho riconosciuto la necessità, ha affermato ancora, di non chiedere più di quello che potevate fare. Siamo andati avanti ed ora guardiamo avanti. Restano da fare il Consiglio Pastorale Diocesano e l’Istituto Sostentamento Clero.
A questo proposito, un altro motivo di gratitudine a Dio è la grande intesa con l’Abate di Montecassino Ogliari, con il quale si collabora bene. Ora aspettiamo l’autorizzazione per avviare il nuovo Istituto interdiocesano per il Sostentamento del Clero tra la nostra diocesi e l’Abbazia Territoriale di Montecassino, che sarà il primo esempio in Italia. La questione è stata ben studiata dall’ufficio per gli affari giuridici ed ormai siamo vicini alla soluzione.
In base alla mia esperienza, ha confidato Antonazzo, ho imparato due cose: non dare mai nulla per scontato; mai nulla capita per caso.
Il vescovo ha sollecitato i presenti a prendere la parola per esprimere eventuali problemi o lagnanze da portare a soluzione, ma nulla di questo è venuto fuori. E’ stata rilevata la necessità di un maggior coordinamento tra gli uffici anche per quanto riguarda la programmazione. A questo punto il Vescovo ha chiarito che esiste una programmazione di routine, che riguarda, per ogni ufficio, gli appuntamenti annuali fissi e l’animazione di questi eventi; e poi la programmazione che concerne i processi formativi, che guarda lontano ed attiene al vissuto ordinario delle nostre comunità. A questo proposito ha raccomandato ad ogni ufficio di far giungere entro luglio il proprio calendario pastorale, per poterlo coordinare con quelli degli altri uffici.
L’incontro, cominciato con una preghiera, si è concluso nello stesso modo, con una preghiera corale.
Adriana Letta