Grande commozione, sabato sera, nella chiesa parrocchiale di Civitella Roveto. Di fronte a tantissimi fedeli emozionati, infatti, c’è stata la tradizionale esposizione della statua del Patrono San Giovanni Battista.
Durante l’anno, la sacra effigie viene conservata in una teca, al di sopra dell’altare laterale dedicato proprio al protettore del centro rovetano, mentre qualche settimana prima della festa, nel corso di una solenne cerimonia, al canto dell’antico inno “Ut queant laxis”, viene innalzata su un prezioso piedistallo e posta al centro della chiesa, dove rimarrà sino al mese di novembre.
«Da oggi San Giovanni Battista torna al centro non solo della nostra chiesa, ma anche dei nostri cuori» ha spiegato il parroco don Franco Geremia che ha poi esortato tutti i fedeli a vivere il vincolo con il Santo Patrono non come devozione occasionale, legata ai soli momenti di festa, ma come una fede autentica e matura verso il “più grande tra i nati di donna” che ha saputo indicare al mondo intero “l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”.
Nel corso della cerimonia, poi, è stato portato all’altare un raffinato leggio, dono della classe 1975 a devozione di San Giovanni Battista.
– Maria Caterina De Blasis
– Foto di Renzo Dosa