Apertura del mese carmelitano ad Acquafondata

Si è aperto, ieri sera, con una Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Monsignor Vicario Igino Bonanotte, il mese carmelitano presso il Santuario della beata Vergine Maria del Carmelo ad Acquafondata.

Alle 18.00 la recita del Santo Rosario e a seguire la Messa, animata dalla comunità parrocchiale di Portella, la quale, come la comunità di Acquafondata, ha per titolare della propria parrocchia la Madonna del Carmine. Numerosa e devota la partecipazione dei fedeli dell’una e dell’altra comunità che si sono unite per celebrare e venerare la Madre di Dio, in un luogo significativo per la sua storia di fede. Il territorio su cui oggi sorge il Santuario, infatti, il 16 Luglio del 1841 fu luogo dell’apparizione della Vergine che, secondo la tradizione, ad una contadina che si recava a portare il pranzo nei campi ad alcuni altri braccianti, si raccomandò di celebrare proprio il giorno del 16 Luglio come giornata a Lei dedicata e perciò  di riposo e preghiera. Da allora, fino ai nostri giorni si è conservata in quei luoghi, una profonda devozione alla Vergine del Carmelo e successivamente fu eretto il Santuario.

La funzione ha avuto inizio con l’accoglienza del Venerato Simulacro della Beata Vergine, proveniente dalla Chiesa Parrocchiale di Acquafondata ed accompagnato dai fedeli e dal Parroco Don Beniamino. Ad accogliere la Madre di Dio nel suo tempio è stata la comunità di Portella con il Parroco Mons. Igino Bonanotte. È seguita la recita del Santo Rosario che, meditando i misteri gloriosi, ha ripercorso i momenti più significativi della vita di Maria affianco al Figlio suo. A seguire la Celebrazione Eucaristica in onore della Vergine del Carmelo concelebrata dal Monsignore Vicario Igino Bonanotte e dal Parroco di Acquafondata Don Beniamino. << La Vergine Maria è la vera protagonista di questa celebrazione- ha detto Mons. Bonanotte durante l’omelia- e sia anche la vera protagonista delle nostre vite e delle nostre preghiere. Rivolgiamoci a Lei non solo quando siamo nel bisogno per chiedere una grazia, un miracolo, un sostegno, ma sempre, quotidianamente, preghiamola in rendimento di grazie perché la Sua potente intercessione ci otterrà agli occhi del Figlio, copiose grazie>>. Durante l’omelia il Mons. Vicario ha anche ripercorso la storia ed il significato dello Scapolare del Carmine <<Lo scapolare non è come un amuleto che ci libera dalle fatiche, dal lavoro e ci assicura una vita serena e senza prove. La Vergine ci ha lasciato questo dono segno della sua perenne presenza nel mondo e particolarmente affianco ad ognuno di noi. Portarlo sul cuore significa avere sostegno nelle prove, che certamente nella vita si presenteranno, forza nel momento della prova. Indossare lo Scapolare è come avere la Vergine Santa sempre affianco a noi, portarla con noi in ogni momento della nostra vita, lieto o triste che sia, Lei ci sarà vicina sempre perché in quanto Madre di Dio è anche Madre dell’umanità.>> A conclusione della Celebrazione Eucaristica un altro momento particolarmente significativo; un cero la cui fiamma è stata alimentata dal Cero Pasquale, Cristo Luce del Mondo, è stato posto, nella antichissima cripta che sorge sul luogo preciso della apparizione del 1841, ai piedi di un bellissimo affresco della Madonna. La fiamma di quel cero risplenderà ai piedi della Vergine, segno delle numerosi preci che da tutti noi fedeli, si innalzano al Cielo per Maria.

<<La bellezza e la devozione di questo giorno-ha augurato Mons. Bonanotte- restino come sentimenti perpetui in noi. L’augurio per entrambe le comunità, Portella ed Acquafondata, è quello di avere sempre una grande e profonda fede in Maria Santissima e nel Figlio Suo. Se abbiamo accanto a noi la Madonna, se la invochiamo instancabilmente, Lei ci otterrà copiose grazie dal Cristo suo Figlio. Preghiamo Maria, sempre così avremo un sostegno sicuro nella prova e una via sicura che ci condurrà a Gesù>>

Cristian Lanni (Segretario Zona Pastorale di Cervaro)

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