Nonostante i tantissimi impegni a livello diocesano, oggi 11 Luglio, il Vescovo non ha voluto far mancare il suo saluto ed il suo affetto agli ammalati ed ai diversamente abili.
Appena rientrato dal pellegrinaggio a Lourdes dove con i giovani ha celebrato la Santa Messa nella grotta. La grotta dell’apparizione dell’Immacolata Concezione a Bernadette ma la anche la stessa grotta in cui nel 1903 Giovanni Battista Tomassi che all’epoca ha 22 anni, dei quali gli ultimi dieci trascorsi in carrozzella per una grave forma di artrite acuta e irreversibile; è deciso, se non ottiene la guarigione, a uccidersi con un gesto clamoroso. Davanti quella grotta non ottiene il miracolo ma, colpito dalle cure amorevoli dei volontari ai malati, rinuncia al suo proposito. Alla stazione, al momento del ritorno in Italia, consegna la pistola al vescovo monsignor Radini Tedeschi, direttore spirituale del pellegrinaggio, e al giovane sacerdote che lo accompagna, don Angelo Roncalli. E’ il giovane sacerdote (futuro (Giovanni XXIII) che suggerisce a Giovanni Battista Tedeschi di fondare un’associazione per il trasporto dei malati a Lourdes. Nasceva in quel momento l’UNITALSI. La stessa associazione che che da venerdì 3 Luglio fino a domenica 12 ha organizzato presso l’edifico scolastico in via San Rocco a Sora il 29° soggiorno estivo.
Grande festa, sorrisi ed abbracci e con tanti palloncini colorati. Così gli ammalati ed i disabili, insieme ai volontari hanno accolto il Vescovo al suo arrivo alle 12:30. Il Vescovo ha pranzato con e si è intrattenuto con tutti i 40 disabili della struttura.
– Riccardo Petricca