La Caritas Diocesana Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo sta realizzando il progetto a favore delle famiglie e delle piccole imprese con problemi di indebitamento e vittime dell’usura utilizzando il Fondo Antiusura Diocesano di €60.000,00 realizzato con il finanziamento di €103.380,00 del progetto n.47/2011 della CEI 8xmille.
Il Fondo Antiusura Diocesano (FAD), già nato come risposta ecclesiale ad un nuovo fenomeno di povertà, per andare incontro alle richieste di persone “non bancabili”, è andato ben al di là di ogni aspettativa perché, oltre ad aver risposto con tempi brevissimi alle esigenze di denaro, ha ridato fiducia dignità a persone che erano stremate dalle difficoltà.
Grazie al FAD, la Caritas Diocesana ha potuto farsi prossima ai bisognosi, curando lo sviluppo integrale dell’uomo, sia economico che sociale. Molta cura è stata prestata anche e soprattutto all’aspetto pedagogico, educando alla gestione del denaro e alla responsabilità di restituire, con modalità più favorevoli, il prestito mentre, negli anni precedenti al FAD si è avuta una restituzione dei prestiti diretti dell’11%. Si sono realizzate campagne di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado della nostra Diocesi, in collaborazione con altri organismi quali associazioni del settore, comuni e forze dell’ordine, per sensibilizzare e informare anche bambini e ragazzi su temi come: consumismo, globalizzazione, contrasto Nord-Sud, dipendenze come il gioco d’azzardo, indebitamento, rapporto denaro-banche ed usura. Sono stati dati ai giovani, attraverso opuscoli e test, informazioni utili e strategie anti-spreco.
Il Fondo Antiusura Diocasano ha aiutato numerosissime famiglie ad affrontare con semplicità e tempi rapidissimi il pagamento delle famigerate bollette arretrate ed è stato quell’ago della bilancia che ha evitato la chiusura di piccole attività imprenditoriali, come un negozio di fiori e un negozio di frutta gestito da stranieri. Ma, anche in caso di negozi che hanno chiuso, ha aiutato a saldare i debiti per non lasciarseli alle spalle. Il FDA ha aiutato 3 coppie di giovani sposi ad affrontare le prime necessità, ha permesso di pagare cure mediche specialistiche, è stato utilizzato per pagare corsi di aggiornamento che attribuivano qualifiche necessarie per trovare più facilmente lavoro. Sul nostro territorio, ormai in piena crisi, hanno chiuso grosse fabbriche e il FDA ha aiutato i disoccupati a mantenere una dignità anche nei lunghi mesi di attesa della disoccupazione. Gli operatori Caritas, grazie al Fondo, hanno potuto dare quella vicinanza e accompagnamento che ogni uomo merita: in molti casi, con poco, ha cambiato la vita a molti, ridando fiducia in se stessi.
In un caso particolare, di un ultra quarantenne che non riusciva in nessun modo a trovare lavoro, il FAD ha creduto e dato valore al suo progetto. È la storia di Narciso Lanzi, originario dell’Emilia Romagna, coniugato, due figlie, impiegato presso l’azienda del suocero; dopo anni di matrimonio vede crollare la relazione con la moglie, vive difficoltà nel rapporto con le figlie e si ritrova disoccupato. Trasferitosi presso Posta Fibreno ma, senza un lavoro con cui sostenersi, ottiene, dal FAD della nostra Diocesi, un prestito di soli €2.700,00, che la banca non avrebbe mai elargito ad una persona disoccupata e nullatenente. Grazie al prestito Narciso ha potuto acquistare l’attrezzatura per raccogliere le olive, potare, coltivare e, pian piano, ha ottenuto molti risultati, facendo crescere anche la sua stima e fiducia. Lo abbiamo incontrato e trascorso un pomeriggio con lui sulle rive del lago di Posta Fibreno dove oggi vive e lavora. Qui ci ha raccontato la sua storia: come il prestito FAD ha cambiato la sua vita e soprattutto i suoi progetti futuri. A distanza di due anni ha in mente di acquistare un terreno di oltre 5mila ettari, di poter mettere su un’azienda e dar lavoro anche ad altri che si trovano nella situazione che lui ha finalmente superato.
In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, le richieste di interventi stanno aumentando in maniera esponenziale. Ci sentiamo allora di ringraziare il Direttore della Caritas Diocesana, don Tomas Akuino Teofilo per la buona intuizione: aver richiesto all’8per mille fondi per finanziare persone senza nessuna garanzia.
– Angela Taglialatela
– Foto di copertina di Tonino Bernardelli