In campagna, tra le montagne, in città, le strade in questi giorni che precedono la festa della Madonna di Canneto sono percorse da gruppi e “Compagnie” di pellegrini che devotamente si recano a piedi dal loro paese fino all'”ermo Canneto”, al santuario, che sta per diventare ufficialmente “Basilica minore”, che custodisce la sacra e amata immagine della Vergine Bruna.
La sera del 18 agosto, a Cassino, nel centro città e precisamente nella parrocchia di S. Antonio di Padova, un suono ininterrotto di campane ha annunciato il passaggio dei pellegrini a piedi. Giunti verso le 23, i numerosi pellegrini del Cammino di Canneto provenienti da Piedimonte S. Germano, preceduti, come tradizione vuole, dalla Croce e portando, oltre i loro zaini, fisarmoniche, organetti, sax e quant’altro, hanno sostato nella chiesa parrocchiale per un momento di preghiera e di raccoglimento. Lì, avvertiti con messaggini e passaparola, oltre che dal richiamo delle campane, molti fedeli parrocchiani, soprattutto della zona centrale della città, sono accorsi fino a riempire la chiesa, per ascoltare il canto dei pellegrini e partecipare al breve ma intenso momento spirituale. Il parroco, Don Benedetto Minchella, li ha accolti, ed essi hanno suonato e cantato i tradizionali canti dedicati a Maria, in un’atmosfera piena di suggestione e di fede.
Al termine, il parroco ha impartito a tutti i presenti la benedizione con la sacra reliquia di Sant’Antonio, custodita nella parrocchia. Poi, dopo la mezzanotte, i pellegrini hanno ripreso il loro cammino verso Canneto, verso Maria.
Adriana Letta