Nella splendida cornice del Santuario di S. Rocco ad Alvito, sotto la guida del parroco, don Alberto Mariani, si sono svolti per due mercoledì consecutivi, rispettivamente 16 e 23 settembre 2015, gli incontri della Scuola di Parrocchia, esperienza di formazione pastorale aperta a tutti e rivolta in particolare a coloro che sono impegnati all’interno della comunità ecclesiale alvitana.
Prendendo spunto dal percorso di crescita e maturazione nell’unità e nella sintonia, iniziato già lo scorso anno, tra le tre realtà parrocchiali che costituiscono il territorio di Alvito, nel corso degli incontri si è cercato di meditare su ciò che significa “essere e diventare Chiesa insieme”. La riflessione, guidata dalle illuminanti parole della Lettera pastorale per l’anno 2015-2016 del nostro Vescovo Gerardo, “Fa’ questo e vivrai”, è stata focalizzata in particolare sulla possibilità di individuare e costruire un cammino comune di “sensibilizzazione ecclesiale” che possa coinvolgere tutti e dare vita, al di là delle fatiche e delle difficoltà, ad una “Chiesa viva, fatta di pietre vive”. A partire da alcune idee di fondo – passaggio “dall’io al Noi ecclesiale, da una pastorale delle devozioni a una pastorale della Devozione e dell’annuncio, da parrocchia (centro di servizi) a famiglia parrocchiale (armonia di ministeri)” – si è cercato cioè di mettere in luce quelle convinzioni indispensabili da assumere per poter creare una Chiesa che sappia affascinare ed essere un faro luminoso per il mondo di oggi, che riesca a formare cristiani maturi nella fede e alimentati dalla speranza che siano capaci soprattutto con la gioia, con l’amore, con l’esempio, di far conoscere Gesù e testimoniarlo. L’obiettivo è dunque quello di impegnarsi per una realtà parrocchiale che, senza rimpiangere o rievocare i tempi passati, sappia riconoscere il soffio dello Spirito e guardare avanti in maniera fiduciosa, che attinga linfa vitale dalla liturgia domenicale “fonte e culmine” della vita cristiana e con slancio di fede viva l’esperienza di comunione con la Chiesa diocesana e, tramite essa, con la Chiesa universale. Solo in questo modo, attraverso la partecipazione e l’impegno di tutti, la nostra Parrocchia potrà intraprendere un cammino di maturazione e diventare veramente “una casa di fratelli, resa accogliente dalla carità” (Giovanni Paolo II).
– Paolo Pizzuti