L’Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia, nella parrocchia di Santa Lucia in Castrocielo, nel pomeriggio del 3 ottobre, ha ospitato, presso i locali della propria struttura, un convegno sulla Famiglia.
L’incontro di ieri, più che un convegno è stato un momento di gioia per la Famiglia e per tutte le famiglie presenti, caratterizzato da accoglienza, testimonianze, preghiere e un momento musicale e ricreativo, associato alle animazioni ludiche per i bambini, un momento conviviale ma, soprattutto tanta voglia di stare insieme, espressa dalle numerose famiglie intervenute. Fortemente voluto dall’Associazione parrocchiale Famiglia di Nazareth, di Castrocielo, guidata e sostenuta in primis dai coniugi Alessandro e Antonietta Ricci, e poi da molte famiglie della parrocchia, il convegno, introdotto dall’esecuzione di due brani lirici eseguiti dal Soprano Maristella Mariani, accompagnata al pianoforte dal Maestro Michele D’Agostino, e dal saluto della Madre Superiore generale dell’Istituto, Suor Angela Merici Pattaro, è stato caratterizzato da uno stile di conduzione vivo, fatto non tanto da conferenze di tipo contenutistico ma piuttosto da testimonianze spontanee, come quella offerta all’uditorio dei presenti, intervenuti in gran numero, dai coniugi Luigi Pietroluongo e Paola Pappalardo, che hanno raccontato la nascita del loro nucleo familiare e le vicissitudini legate al desiderio di avere dei figli che non arrivavano, fino alla decisione di aprirsi al dono dell’adozione, seguito alle cure mediche ed agli interventi chirurgici che avevano precluso in modo definitivo il dono della maternità per Paola. Sennonché, e da qui scaturisce il valore della testimonianza dei due coniugi, reso in un convegno sulla misericordia di Dio nella famiglia, la bontà divina ha fatto dono, a Paola ed a Luigi, della tanto desiderata maternità e paternità, portando loro la nascita di una bimba.
A questo momento ha fatto seguito l’intervento dell’Avvocato Marco De Angelis che ha tracciato lo stato di diffusione della Teoria del Gender, soprattutto in alcuni paesi della Comunità europea, come ad esempio Malta, dove, per porre rimedio alla presunta crisi di identità sessuale e “cambiare” sesso è sufficiente una dichiarazione spontanea al cospetto di un Notaio. Al discorso dell’Avvocato De Angelis è seguito il momento liturgico della celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Mons. Antonazzo e concelebrata da don Natalino Manna, parroco di Castrocielo, e da don Emanuele Secondi, responsabile diocesano della Pastorale familiare. Nell’omelia della celebrazione il vescovo, meditando sulle letture, in particolare sul Vangelo, tratto dal brano di Marco (cap. 10,2-16) in cui Gesù ha sottolineato come il matrimonio costituisca una realtà in cui l’uomo e la donna divengono una realtà unica, un amore indissolubile e consacrato reciprocamente. Dopo questo spunto di meditazione il vescovo ha posto una domanda all’assemblea dei fedeli, chiedendo in quale modo guardiamo alla famiglia e ad ogni coppia di sposi cristiani. La risposta al suo quesito è venuta sempre dal Vangelo proclamato qualche minuto prima. Nella conclusione del brano di Marco, infatti, Gesù dopo la domanda tendenziosa rivoltagli dai Farisei, porta l’esempio dell’innocenza di un bambino e del suo modo limpido ed innocente di vedere la realtà che lo circonda, tanto da essere il punto di riferimento per chi è chiamato ad entrare nel Regno dei Cieli: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il Regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
Terminata la celebrazione, la festa della famiglia ha avuto seguito con un intrattenimento musicale ed un momento conviviale, segno e simbolo di amicizia tra le famiglie convenute. Il convegno, tuttavia, oltre che un momento di festa, vissuto nella spontanea semplicità delle testimonianze, è stato un motivo profondo di riflessione e, soprattutto di comunione ecclesiale, vissuto negli stessi istanti in cui a Roma, in Piazza san Pietro, stava prendendo vita la veglia di preghiera voluta da Papa Francesco, in preparazione al Sinodo sulla famiglia, che si svolgerà a Roma dal 4 al 25 ottobre 2015.
– Articolo e foto di Giovanni Mancini