Si è svolto dal 16 al 18 ottobre l’annuale pellegrinaggio della Parrocchia di S. Antonio di Padova in Cassino ai luoghi del Santo Patrono: “Tre giorni con Sant’Antonio”, guidato dal parroco Don Benedetto Minchella con un gruppo di ben 91 pellegrini.
Il primo giorno il viaggio verso i luoghi antoniani ha avuto una pausa importante per visitare la splendida Certosa di Firenze, ex monastero dell’Ordine Certosino. Poi il gruppo è arrivato nei pressi di Padova e si è fermato al santuario dell’Arcella, il luogo dove S. Antonio concluse la sua vita. I pellegrini cassinati si sono fermati in preghiera davanti alla cella dove morì sant’Antonio, conservata all’interno del santuario, una cella disadorna dove c’è una statua che rappresenta sant’Antonio morente. Al termine della celebrazione dei Vespri, il parroco ha offerto al bacio devoto dei fedeli la sacra reliquia ivi custodita.
Il secondo giorno è stato dedicato alla visita della Basilica del Santo a Padova, dove è stata celebrata la Messa e poi è stato lasciato tempo per la preghiera personale, in un grande raccoglimento. Non poteva mancare la visita, nel centro storico della città, alla Cappella degli Scrovegni, per ammirare il celeberrimo ciclo di affreschi di Giotto, uno dei più grandi capolavori di ogni tempo. Nel pomeriggio visita ai santuari antoniani di Camposanpiero, luoghi santificati dalla presenza di S. Antonio nell’ultimo mese di vita: il Santuario della Visione, che custodisce la cella ove il Santo ebbe la visione di Gesù Bambino, ed il Santuario del Noce, che ricorda l’albero di noce su cui si fece costruire una cella per la preghiera e la contemplazione.
Il terzo giorno, prima di prendere la via del ritorno, i pellegrini hanno raggiunto Venezia, dove, nella basilica di Santa Lucia in cui è custodito il suo corpo, hanno celebrato l’Eucaristia. Dopo una visita alla città, rinfrancati nell’anima dalla preghiera, dallo stare insieme a condividere esperienze importanti sia umanamente che spiritualmente, e dalla possibilità di ammirare tante bellezze artistiche, hanno fatto ritorno a Cassino, serbando nell’animo una gioia e una ricchezza in più.
Adriana Letta