Marcello istituito accolito
Oggi venerdì 13 novembre 2015, Marcello Di Camillo è stato istituito accolito da S.E.Mons. Gino Reali, vescovo di Porto-santa Rufina, presso la cappella Mater Salvatoris del Pontificio Collegio Leoniano di Anagni (Fr).
Marcello, originario di san Pietro Infine (Ce), presta il suo tirocinio pastorale presso la parrocchia di san Giovanni Battista in Cassino; circa il cursus studiorum frequenta il III teologia. Nel 1972 il beato Paolo VI con la Lettera Apostolica Ministeria Quaedam ha revisionato i vari ministeri e tra questi l’accolitato.
Chi è l’accolito?
L’ordinamento generale del Messale Romano al numero 98 recita: «L’accolito è istituito per il servizio all’altare e per aiutare il sacerdote e il diacono. A lui spetta in modo particolare preparare l’altare e i vasi sacri, e, se necessario, distribuire l’Eucaristia ai fedeli di cui è ministro straordinario. Nel ministero dell’altare, l’accolito ha compiti propri che egli stesso deve esercitare».
I compiti sono (cfr. OGMR nn. 188 – 193): nella processione all’altare, l’accolito può portare la croce; prestare aiuto, durante la celebrazione, al presbitero o al diacono; in assenza del diacono, dopo la preghiera universale, dispone sull’altare il corporale, il purificatoio, il calice, la palla e il messale; aiuta il presbitero a ricevere i doni del popolo; quando si usa l’incenso, l’accolito presenta il turibolo al presidente della celebrazione e lo assiste nell’incensazione delle offerte, della croce e dell’altare; incensa il presbitero e il popolo; può aiutare il presbitero nella distribuzione della Comunione; in assenza del diacono, dopo la distribuzione dell’Eucaristia, purifica, asterge e riordina i vasi sacri.
A Marcello giungano i più fervidi auguri per il suo nuovo ministero affinché lui stesso possa accostarsi alla mensa con animo retto e cuore saldo per far conoscere Cristo a tutti gli uomini con la testimonianza.
– Luigi Crescenzi (seminarista)