Pochi edifici conservano e sintetizzano periodi e temperie stilistiche tanto lontani e differenti quanto la chiesa cattedrale di Santa Maria Assunta; essa è, infatti, il risultato di interventi che si sono succeduti in fasi di costruzione, riattamento e restauro cronologicamente distinte dal II sec. a. C. fino ai giorni nostri senza soluzione di continuità: nasce come tempio romano, si trasforma in luogo di culto paleocristiano e medievale, assume slancio di forme e ricchezza di arredi in periodo post-rinascimentale e barocco, è ampliata in età moderna e contemporanea. Poiché riflette i vari periodi storici che hanno caratterizzato la città, ne è il monumento per eccellenza, nel significato pregnante di luogo della memoria e della trasmissione ai posteri della funzione simbolica di unità civile e politica rivestita nel tempo. La lettura diacronica delle trasformazioni e dei restauri dipendenti dai grandi eventi storici e dall’azione dei singoli, soprattutto vescovi e benefattori, l’individuazione e l’analisi delle fasi costruttive della chiesa mediante la registrazione e seriazione delle tecniche murarie, dei materiali impiegati, della loro forma e dimensione, degli adattamenti e dei cambiamenti, delle opere d’arte liturgica e dei dipinti, consentono di raccontare dunque anche la storia di Sora (dalla prefazione di A. Tanzilli).
Sora. Chiesa Cattedrale Santa Maria Assunta (a cura di Alessandra Tanzilli)
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