È questa la porta del Signore: per essa entriamo per ottenere misericordia e perdono

È questa la porta del Signore: per essa entriamo per ottenere misericordia e perdono.

 

Apertura della Porta Santa a Sora per l’inizio del Giubileo della Misericordia

 

Misericordes sicut Pater”, Misericordiosi come il Padre.

Sono queste le parole dell’Inno del Giubileo straordinario della Misericordia che hanno accompagnato S.E. Mons. Adriano Bernardini, il nostro vescovo Mons. Gerardo Antonazzo, i sacerdoti e i diaconi delle zone pastorali di Sora, Valle del Liri, Val di Comino e Valle Roveto nell’ingresso alla chiesa di S. Restituta in Sora, dove si è raccolto numeroso il popolo dei fedeli provenienti dalle comunità circostanti insieme alle autorità civili.

Dopo la proclamazione del Vangelo di Luca sulla parabola del Buon Pastore, la lettura della Bolla Misericordiae Vultus (1-3) ha dato inizio al rito di apertura dell’Anno Giubilare che l’8 dicembre scorso Papa Francesco ha ufficialmente inaugurato a Piazza S. Pietro.

Al termine della lettura, i fedeli si sono radunati dietro il Celebrante, per incamminarsi in processione verso la Cattedrale S. Maria Assunta lungo le vie del centro di Sora.

 È questa la porta del Signore: per essa entriamo per ottenere misericordia e perdono.

Con queste solenni parole della formula di apertura, il nunzio apostolico ha dato solenne avvio all’Anno Santo nella nostra Diocesi.

Il lungo corteo è partito porprio dalla piazza di S. Restituta, guidato dal Nunzio Adriano Bernardini e dal vescovo Gerardo Antonazzo, insieme ai sacerdoti e a tutto il popolo di Dio, nelle variegate tinte delle confraternite, delle autorità, delle migliaia di fedeli che non hanno voluto mancare a questo importante ed atteso momento, così intenso ed importante per tutta la nostra comunità.

A seguire il momento culminante, quello dell’apertura della Porta Santa della Cattedrale, dalla quale sono passati nell’ordine il cardinale, il Vescovo, i sacerdoti, diaconi e ministri e poi il tutta la moltitudine di fedeli che ha continuato a sfilare all’interno per molti minuti fino a riempire ogni angolo della Chiesa.

Nel frattempo La Corale polifonica della Cattedrale diretta dal M° Giacomo Cellucci

Accompagnata dall’ Organista Marianna Polsinelli e dai Solisti: Annalaura Tamburro, Giulia D’Ovidio, Andrea Conti, procedeva ad intonare dei canti solenni che andavano ad esaltare l’inizio della Celebrazione Eucaristica, iniziata con la benedizione della porta da parte del Nunzio.

Nella sua omelia, il nunzio ha innanzitutto manifestato il suo ritorno con piacere a questa Chiesa, per il rito di apertura del Giubileo, per aderire con tutto il popolo cristiano all’invito di Papa Francesco ad aprire la Porta Santa in ogni cattedrale. E si è poi soffermato nella riflessione sulla parola Misericordia. Il bisogno di perdono permea la Chiesa, che è santa ma anche peccatrice, non come Corpo di Cristo, ma come comunità fatta da peccatori. Gesù stesso invita i suoi discepoli alla misericordia, non al sacrificio, la misericordia non la condanna.

Misericordia vuol dire comprensione, abbraccio, non puntare il dito. La misericordia è un atteggiamento, un modo di vedere non con gli occhi ma col cuore. E citando uno scrittore, Julien Green, sottolinea il passaggio di Dio nel cuore di ciascun uomo, come la cosa che più lo ha colpito in questo mondo.

È Dio che passa lasciando il segno in ogni uomo e sposta l’accento su Maria, icona della misericordia, che si è consegnata totalmente a questo amore fino all’atto estremo della sofferenza sotto la croce. È lei che investita totalmente dall’amore di Dio ha il compito di trasmetterlo al mondo. In ciascuno di noi vede il volto di suo Figlio, guarisce le nostre ferite.

Prima della benedizione, il ringraziamento di mons. Antonazzo che ha espresso grande gratitudine a mons. Bernardini, che con il suo gesto dell’apertura della Porta Santa, ha concesso alla comunità il segno della misericordia di Dio, portando la tenerezza con cui Papa Francesco si rivolge a tutti i fedeli.

Il Vescovo ha poi ringraziato le autorità, il Prefetto, il Sindaco di Sora come rappresentante dei sindaci delle quattro zone pastorali, le forze dell’ordine che hanno lavorato per rendere sereno lo svolgimento di queste manifestazioni, e infine tutti i fedeli, che in così gran numero e soprattutto con elevatezza spirituale hanno partecipato al solenne momento. Infine ha augurato a tutti un buon Anno Santo della Misericordia.

Il Nunzio, introducendo il canto finale del Salve Regina, si è rivolto a Maria affinché ci accompagni in questo Anno Santo, per poter riscoprire la dolcezza della misericordia di Dio, ed ha poi impartito la benedizione con l’indulgenza plenaria per tutti coloro che, con il cuore redento dal sacramento della riconciliazione e avendo partecipato all’Eucaristia hanno celebrato il proprio Giubileo in questo giorno.

Carla Cristini, Marianna Polsinelli

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