La chiesetta di S. Antonio Abate deve tornare a risplendere

Numerose iniziative dell’apposito comitato per il suo restauro

“La chiesetta di S. Antonio Abate deve tornare a risplendere”

Un appello per la raccolta fondi

La Chiesa di “Sant’Antòne”, è stata riaperta a gennaio di questo anno, dopo ben sette anni di chiusura. Era impraticabile, prima,  a causa delle  devastazioni da parte di  ignoti vandali. Ed ora  ha bisogno di ulteriori  lavori di restauro. Si è così formato “Il Comitato Pro Restauro di Sant’Antòne” , sensibile al ripristino della caratteristica chiesetta sorana. Il comitato si è insediato proprio un anno fa circa. Adesso sta avendo diversi incontri per redigere un programma e cercare una strategia, volta a raccogliere i fondi occorrenti alla necessaria opera di restauro. “I lavori, ha spiegato il segretario del Comitato, preside Sandro Rapini, saranno realizzati sotto l’attento controllo della Sopraintendenza alle Belle Arti e riguardano principalmente la sistemazione dell’Abside, con i suoi affreschi a colori policromi, abbelliti con pennellate di argento e d’ oro, i marmi della stessa Abside e l’arredo ligneo, compreso il “seggiolone” di Sant’Antòne”. Per raggiungere  tale scopo il Comitato sta  organizzando, tra l’altro, una riffa che comprende molti premi offerti con generosità da numerose ditte locali. Ha inoltre predisposto dei salvadanai per raccogliere le offerte volontarie, posizionandoli presso alcuni esercizi commerciali di Sora. È inoltre prevista una cena in collaborazione con il CAI di Sora e con  l’Istituto Alberghiero della Città. Ricordiamo ancora che dai primi di novembre è tornato a riunirsi il Comitato “Pro Sant’Antòne” , presieduto da mons. Bruno Antonellis, preposto della Parrocchia di S. Restituta, per riportare al suo primitivo splendore la chiesa di Sant’ Antonio Abate, tanto cara ai sorani, specialmente ai più piccoli. Dopo la Madonna della Grazie anche la piccola Cappella, già in parte restaurata, che sovrasta Piazza Mayer Ross con la sua caratteristica posizione, la sua singolare conformazione ed il bellissimo campanile, vuole tornare a risplendere appieno con tutto il suo fascino ed il suo incanto.

La Chiesa, lo ricordiamo ancora, fu devastata ed a gennaio di quest’anno  è stata riaperta ai fedeli , seppure in forma contenuta; i lavori comunque sono andati avanti, seppure a rilento, per la sistemazione degli esterni e la fruibilità appieno degli spazi.La parte che ha maggiore bisogno di essere rivisitata e restaurata è l’Abside, con il suoi affreschi policromi, in parte anche argentati e dorati,  i suoi marmi ed il suo singolarissimo arredo ligneo, fra cui spicca il “famoso seggiolone“, peraltro già restaurato, su cui il Santo è accomodato con le mani allargate in atteggiamento di abbraccio, nella nicchia apposita della parte posteriore dell’Abside. I lavori dovranno essere eseguiti con abilità, perizia e grande preparazione, sempre con la supervisione della Sopraintendenza, da artigiani e professionisti capaci e  competenti. Altre opere da portare a compimento, anche se di minore rilevanza, ma altrettanto importanti e significative, per il fascino e la funzionalità della chiesa, sono la tintegguatura delle pareti laterali e l’ultimazione degli impianti. Per l’ultimazione dei lavori, come si può facilmente comprendere, occorrono dei fondi che il Comitato ritiene opportuno raccogliere fra Enti, fedeli e quanti altri fossero interessati e sensibili alla importanza della Chiesetta ed alla rivalorizzazione artistico – culturale di Sora e dei suoi monumenti. Saranno pertanto messe in atto delle inziative finalizzate allo scopo, per cui si invitano tutti a partecipare, secondo le proprie possibilità, sensibilità e disponibilità, certi che i tradizionali valori e la stessa  cultura sorana, abbiano bisogno di rivivere in tutta la loro importanza ed efficacia. Sora, ancora una volta, saprà rispondere alla grande.

Gianni Fabrizio

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