Gli alunni della Scuola Media “Diamare” a S. Antonio
Lunedì 21 dicembre. Una chiesa piena di preadolescenti in preparazione al Natale. Proprio così. Erano gli alunni della Scuola secondaria di primo grado “Abate Gregorio Diamare”, facente parte dell’Istituto Comprensivo Cassino 3, venuti nella chiesa parrocchiale di S. Antonio di Padova in Cassino per una celebrazione prenatalizia tutta per loro. Naturalmente non erano soli, ma accompagnati dai loro docenti e dal Dirigente scolastico, dott.ssa Vincenza Simeone.
Il parroco, Don Benedetto Minchella, ben comprendendo il target che si trovava davanti, ha saputo guidarlo opportunamente per farlo sentire partecipe e protagonista sia suggerendo i gesti da compiere e l’atteggiamento da tenere, sia spiegando i vari momenti della liturgia.
Ma soprattutto nell’omelia ha saputo catturare l’uditorio, scendendo dal presbiterio per parlare vicino ai ragazzi, dialogando e interloquendo con loro, scegliendo gli argomenti e il modo di porgere, adattandoli in modo accattivante al sentire di quell’età così particolare e mutevole. La domanda con cui ha chiuso il suo dire, l’ultima di una serie, e che lasciava loro senza aspettare risposta alcuna, era: ma se a Natale Dio vi facesse trovare una letterina sotto il piatto (come facevate voi ai vostri genitori quando eravate più piccoli), secondo voi che cosa chiederebbe a ciascuno?
Dopo aver lasciato un minuto per riflettere, ha continuato la celebrazione, durante la quale alcuni ragazzi hanno letto le preghiere dei fedeli ed altri hanno portato all’altare le offerte, tanti cesti pieni di buone cose raccolte e portate per aiutare la parrocchia ad offrire ai poveri il pranzo di Natale. Un gesto bellissimo e generoso, come sanno essere generosi i ragazzi. Sono stati loro stessi a sistemare tutti i cesti davanti al presepe e a quell’albero di Natale che la domenica si era arricchito di un grande numero di biglietti colorati: erano preghiere e letterine a Gesù che altri bambini e ragazzi, quelli del catechismo parrocchiale, avevano scritto e sistemato in modo scengrafico sui rami.
Diversi alunni hanno anche cantato e suonato, con le chitarre, con il flauto e con la tastiera, insomma, l’animazione liturgica è stata curata da loro. Al Padre Nostro è stato bello vedere come si sono presi per mano tutti quanti, come a voler formare una catena umana di solidarietà e amicizia. Una solidarietà e un’amicizia che sicuramente escono rafforzate e rese più consapevoli da questa esperienza semplice ma profonda ed incisiva, che il Dirigente e i docenti hanno loro permesso di fare e che sicuramente li aiuterà a crescere umanamente e spiritualmente.
Adriana Letta