Spettacolo teatrale per i detenuti
Ridere fa bene a tutti, solleva la mente e lo spirito, inietta positività nei pensieri e nei comportamenti e… fa riflettere su condotte assai comuni ma negative. E’ questo che ha offerto venerdì 26 febbraio, all’interno della Casa Circondariale di Cassino, la Compagnia teatrale “Castrum Coeli” mettendo in scena uno spettacolo teatrale in dialetto dal titolo “…Né a me, né a te!!…”, commedia in tre atti prodotta dalla compagnia stessa, grazie alla penna di Isabella e Aurora Di Murro, quest’ultima anche regista.
Il gruppo teatrale è venuto attrezzatissimo, ha montato nel salone del carcere il suo palco con tanto di sipario, per cui la finzione teatrale era perfetta. Bravissimi gli attori, molto disinvolti sulla scena e verosimili. Indovinate le situazioni tragicomiche rappresentate, le battute e i nomi stessi dei personaggi, come pure i costumi che accentuavano i caratteri e le incoerenze di ognuno: il tutto contribuiva a creare una scoppiettante comicità che ha fatto ridere tutti dall’inizio alla fine.
La commedia, particolarmente brillante ed esilarante, ben scritta e ben interpretata, raccontava una questione di eredità in cui, come fa intendere il titolo, fra i due litiganti il terzo gode. O meglio, alla fine prevale il buon senso e la consapevolezza che nella vita “se vuoi avere, devi prima dare”! Dunque è stato lanciato nel finale, come è abitudine della Compagnia, un messaggio positivo e incoraggiante secondo cui, pure dopo tante controversie e litigi, umanamente comprensibili, tutto si può risolvere con il buonsenso. E i buoni sentimenti alla fine riemergono e prevalgono.
Numerosi i detenuti che hanno chiesto di partecipare, prevalentemente italiani perché in grado di comprendere il dialetto, molti i commenti positivi e divertiti e scroscianti gli applausi.
Al termine, la dott.ssa Irma Civitareale, Direttore della Casa Circondariale, ha ringraziato calorosamente la Compagnia ed ha chiamato i personaggi dello sport presenti, tra cui il sig. Giannichedda, marito della regista e padre del calciatore, oggi allenatore, Giuliano Giannichedda, per fare pubblicamente le estrazioni, guidate dall’Educatore Enzo Tozzi, delle squadre di calcio organizzate tra i detenuti in vista di un torneo interno che si svolgerà nel mese di marzo. Altra attività tesa al recupero e reinserimento sociale dei detenuti.
Lo spettacolo teatrale, d’altronde, è stato voluto e organizzato dalla Direzione del carcere con il Funzionario dell’Area Giuridico-Pedagogica Anna Guglielmi e lo staff degli Educatori, come prima tappa di un cammino, che si spera lungo, di ampia collaborazione con il Gruppo teatrale di Castrocielo per realizzare anche altre attività trattamentali per i detenuti. E come primo step non poteva andare meglio!
Adriana Letta