Gesù è sacerdote misericordioso
il 23 Marzo 2016, alle ore 18.00 nella chiesa cattedrale di S.Maria Assunta in Sora, S.E.Mons. Gerardo Antonazzo ha presieduto la messa crismale, concelebrando con i presbiteri provenienti da tutta la diocesi.
La messa crismale è considerata una delle principali manifestazioni di tutto l’anno liturgico, quasi epifania della Chiesa, corpo di Cristo, organicamente strutturato, che nei vari ministeri e carismi esprime i doni di Cristo alla sua sposa pellegrina nel mondo. Una delle massime solennità dell’anno liturgico che vede riuniti tutti i sacerdoti e i diaconi , insieme agli operatori pastorali e ai laici.
La celebrazione è stata animata dalla Corale e dalla Schola della Cattedrale dirette dal M° Giacomo Cellucci, insieme ai solisti Anna Laura Tamburro, Giulia D’Ovidio e Andrea Conti, accompagnati dall’organista Marianna Polsinelli e dal trombettista Cesare Palmigiani.
Durante la liturgia di benedizione degli oli, sono stati consegnati ai vicari zonali le ampolle contenenti gli stessi che serviranno all’unzione degli infermi, dei catecumeni, oltre al sacro crisma utilizzato nei battesimi, nella confermazione, nelle consacrazioni delle chiese e degli altari e nel conferimento dell’ordine sacerdotale.
Il rito della benedizione rappresenta i molteplici doni che il Padre per mezzo del Figlio nello Spirito Santo affida al ministero della Chiesa: dal Capo si diffonde così in tutte le membra della Chiesa il buon profumo di Cristo.
“Questo Giubileo…”, ci ricorda il nostro vescovo “ci permette di far riferimento alla Lettera agli Ebrei, dove Gesù è sacerdote misericordioso: Egli è in grado di sentire compassione per quelli che sono nell’ignoranza e commettono errori… (Eb 5); Lui è misericordioso perché ha sacrificato se stesso, con lo spargimento del Suo Sangue ha espiato i nostri peccati e fondato la nuova ed eterna alleanza.[…] il battesimo è il sacerdozio del popolo di Dio…tutti, presbiteri e laici siamo chiamati ad esercitare questo sacerdozio comune per trasformare la vita quotidiana in una liturgia”.
Alla conclusione dell’omelia S.E.Mons. Antonazzo si è rivolto dapprima ai laici, affinché siano specializzati nella misericordia per aiutare i sacerdoti ad essere forti, e disposti ad utilizzare la parola come un dono e non come un’arma per rendere unitaria questa realtà diocesana, e dopo ai presbiteri recitando una preghiera di affidamento al Signore: “…lenisci il dolore dei nostri errori…liberaci da condanne irrevocabili…e rendici solidali e gioiosi per una fratellanza riconciliata. Amen”.
Marianna Polsinelli
Foto Piercarlo Gugliotta Album foto – Parte I
Rosalba Rosati Album foto – Parte II