Chiesa Madre di Cassino, Peregrinatio della Madonna in piazza S. Silvestro
In occasione dell’Anno Giubilare della Misericordia, il parroco della Chiesa Madre di Cassino, Don Salvatore Papiro, per il mese mariano, ha coordinato un Pellegrinaggio bisettimanale della Madonna di Fatima nelle contrade della parrocchia. Con la collaborazione di Missionari della Misericordia, catechisti, coristi, gruppi parrocchiali, ministranti, personale di rappresentanza (Paolo, Christian e Domenico), religiosi, laici e fedeli, il parroco ha inaugurato il ciclo di visite della Madonna Pellegrina martedì 3 maggio, presso la piazza di San Silvestro Vecchio.
La partecipazione all’iniziativa è stata sentita e commossa. Il momento di preghiera è stato annunciato per le strade con canti, preghiere e colorati manifesti con il programma di tutto il pellegrinaggio mariano. L’arrivo della Madonna ha mobilitato tutta la gente del quartiere che ha gareggiato nell’abbellire le strade percorse dalla statua della Madonna di Fatima.
La statua della Madonna è arrivata sul posto sopra una scintillante apetta rossa, addobbata con fiori, lumini, piante e coccarde. L’applauso dei convenuti è stato davvero commovente. Il momento di preghiera, corredato di rosario, lectio mariana, canti e litanie della misericordia, è stato marcato dal coinvolgimento di tutti i presenti ed in modo particolare dalla voce soave, limpida e pura dei bambini, che hanno innalzato alla Vergine la bella preghiera dell’Ave Maria.
Il fotografo Alberto Ceccon, sempre presente ed attento alle varie iniziative, con la sua simpatia e professionalità, ha immortalato i vari momenti del pellegrinaggio mariano. Il mese di maggio con cadenza bisettimanale, vedrà impegnata tutta la parrocchia della Chiesa Madre nel pellegrinaggio mariano.
Il prossimo appuntamento sarà per giovedì 5 maggio presso le sorgenti del Gari (dietro la Chiesa Madre) alle ore 19.00. Salutiamo Maria, Madre di Misericordia, affinché interceda per noi presso Suo Figlio Gesù.
Carmela Petrucci (Missionaria della Misericordia)
Foto di Alberto Ceccon