Una notte di preghiera per il rito del bacio
Pellegrinaggio a Pompei della parrocchia di S. Antonio di Padova in Cassino per la ricorrenza del 13 novembre, che, insieme alle due date di recita della Supplica (8 maggio e 1ª domenica di ottobre), assume un particolare rilievo nella tradizione della città e di tutti i devoti sparsi nel mondo. E’ il giorno in cui, unica volta dell’anno, secondo la tradizione, il Quadro della Vergine del Rosario, tanto venerato, scende dal trono e viene posto sul presbiterio perché i pellegrini possano, attraverso il rito del bacio, ringraziare la Madre Celeste dell’aiuto e della guida costante nella loro vita. Un’occasione speciale, dunque, che le 80 persone guidate dal parroco Don Benedetto Minchella non hanno voluto perdere, per amore e devozione alla Vergine del Rosario.
Partiti di buon’ora, hanno fatto una prima tappa a Cava dei Tirreni, presso la Basilica di S. Antonio di Padova. Lì hanno trascorso la mattina, con la S. Messa, la visita alla Basilica e al Santuario e infine il pranzo.
Nel pomeriggio sono giunti a Pompei, dove una folla enorme riempiva compostamente la piazza e il santuario, formando file chilometriche (sembrava di stare nelle “storiche” file che si formarono in piazza S. Pietro per rendere omaggio a S. Giovanni Paolo II quando è morto) per giungere a baciare il Quadro. Un rito amato dal popolo, uno spettacolo di fede semplice ed autentica. Durante le lunghe ore di attesa, l’amplificazione in piazza aiutava i fedeli occupando il tempo con riflessioni, canti, preghiere, rosari. Questo percorso di ascolto e di penitenza avveniva, incredibilmente, in un clima di grande raccoglimento, ordine e partecipazione, in un’atmosfera di preghiera quanto mai intensa.
I pellegrini di Cassino, verso le 17, si sono divisi in varie file che mediamente sono durate circa sei ore. Don Benedetto è giunto davanti al Quadro della Vergine Maria alle 23,30, altri alle due di notte, tanto che si sono rimessi in viaggio alle 3,30 del mattino e sono giunti a Cassino poco prima delle 5. Molti di loro non avevano mai fatto l’esperienza del 13 novembre ed erano tutti soddisfatti e contenti, per averla potuta fare in occasione del 140° anniversario.
Questa data, in effetti, è stata scelta per ricordare l’arrivo a Pompei, il 13 novembre del 1875, esattamente 140 anni fa, per volere di Bartolo Longo, dell’Icona della Madonna del Rosario proveniente da Napoli su di un carro adibito al trasporto di letame. In realtà era un vecchio dipinto molto malandato e bisognoso di restauro che egli aveva ricevuto in dono da Suor Maria Concetta De Litala, del Convento del Rosario a Porta Medina, in maniera alquanto stupefacente, con incontri e coincidenze difficilmente spiegabili se non riconoscendo il preciso volere di Maria.
La data è considerata come la vera nascita della Pompei moderna e l’inizio della vocazione di Pompei ad essere “centro internazionale di spiritualità del Rosario e cuore mariano della Campania”, come fu felicemente definita da S. Giovanni Paolo II.
La tradizione della discesa del Quadro tocca nel profondo il cuore della gente che si raccoglie in preghiera fin dalle prime ore del mattino. I pellegrini cassinati hanno trascorso una notte di raccoglimento e preghiera, hanno avuto modo di conoscere tanti altri pellegrini venuti da altre regioni, Basilicata, Campania, Calabria. Tutti hanno potuto salutare la Madre amata, Regina del Rosario, ed hanno atteso che le file terminassero per assistere al momento molto commovente ed emozionante della Salita del Quadro, tirato su con un argano e ricollocato al suo posto d’onore sulla sommità dell’altare. Molti si son dati da fare per arrivare a prendere come ricordo le rose che contornavano il Quadro come una cornice quando era ai piedi dell’altare.
Una giornata bella e suggestiva, un’esperienza bellissima ed esaltante di grande fede.
Adriana Letta