Toccante cerimonia con la partecipazione delle rappresentanze delle tre città benedettine: Norcia, Subiaco, Cassino, prossime a stipulare un patto di gemellaggio
Dopo essere stata benedetta da Papa Francesco in Vaticano mercoledì 22, la Fiaccola benedettina “Pro Pace et Europa una” è stata accesa sui resti della Basilica di San Benedetto a Norcia. La cerimonia ha aperto ufficialmente le celebrazioni del Marzo benedettino 2017 che vedono unite le tre comunità di Cassino, Norcia e Subiaco con l’alto patrocinio da parte del Parlamento Europeo.
La cerimonia si è svolta, con grande commozione, nella piazza San Benedetto, accanto alla distrutta Basilica dedicata al Santo, ai piedi della statua di San Benedetto, nativo di Norcia e divenuto Patrono principale d’Europa, situata al centro della piazza e rimasta in piedi senza essersi spostata di un millimetro dopo il terribile terremoto, proprio come a Montecassino rimase in piedi la statua del Santo mentre intorno tutto era ridotto in macerie dopo la distruzione bellica. Circostanza particolarmente significativa e toccante, che sembra suggerire fiducia e coraggio ad andare avanti nella ricostruzione sia delle zone terremotate sia dell’Europa, ripartendo e riprendendo forza proprio dalle radici e dai valori trasmessi dal Patriarca Benedetto.
La cerimonia è stata preceduta dalla sfilata dei Cortei storici delle tre città benedettine da Porta Romana fino in piazza San Benedetto, dove i numerosi figuranti del Corteo storico si sono esibiti in danze e giochi medievali. Quindi un momento di preghiera da parte dei monaci, la cerimonia con gli interventi dell’Arcivescovo della diocesi Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, dell’Abate di Montecassino, Dom Donato Ogliari e dei primi cittadini di Cassino, Subiaco e Norcia, rispettivamente, Carlo Maria D’Alessandro, Francesco Pelliccia e Nicola Alemanno e la presenza di Padre Benedetto, Priore dei monaci benedettini di Norcia. Poi, l’accensione sulle macerie della basilica di San Benedetto, la benedizione della Fiaccola benedettina, e la partenza per il viaggio, scortata da un rappresentante del Dipartimento nazionale della Protezione Civile e dai tedofori delle tre comunità, tra cui gli atleti del Cus Cassino. Finite le celebrazioni è stata la volta delle esibizioni dei Cortei storici: grande successo ha riscosso la performance dei figuranti del Corteo storico “Terra Sancti Benedicti” della città martire.
“Parte oggi da Norcia il viaggio della Fiaccola benedettina. Un percorso ricco di significato durante il quale essa sarà ambasciatrice dell’immensa opera di San Benedetto. Anche quest’anno la Fiaccola Benedettina porterà il suo messaggio di pace in Europa – ha detto il Sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro, come si legge nel comunicato stampa del Comune. – Oggi più che mai la luce del Santo Patrono d’Europa ha un valore significativo: dopo il terremoto che ha raso al suolo la Basilica a Norcia, i comuni gemellati nel nome di San Benedetto hanno rinsaldato il proprio rapporto, tant’è che presto sigleranno ufficialmente un patto di gemellaggio per sancire definitivamente un legame di profonda fratellanza. Non esistono steccati, frontiere, ma solo tre entità unite nel nome del fondatore della Regola, nato in una splendida città che dovrà risorgere dalle macerie, ma che non sarà mai sola”.
“L’accensione della Fiaccola sulle rovine della Basilica di s. Benedetto ha assunto un significato altamente simbolico. – ha detto invece l’Abate Ogliari – La pace e l’unità, di cui la Fiaccola è portatrice, possono infatti rifiorire anche dalle macerie come è avvenuto a Montecassino. In questa occasione vogliamo condividere con la Comunità di Norcia il nostro motto “succisa virescit” (recisa rinasce). E’ il segno della speranza che, attraverso il messaggio del nostro fondatore Benedetto, siamo chiamati a riscoprire per affrontare il futuro con fiducia e determinazione”.
La Fiaccola nei prossimi giorni partirà da Norcia alla volta di Subiaco dove arriverà il 4 marzo. Dall’8 marzo sarà a Bruxelles, dove sarà accolta dal presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani e dalle autorità civili e religiose della capitale del Belgio. Dopo questo viaggio nel cuore dell’Europa tornerà a Cassino facendo tappa nei luoghi che ospitarono il Santo nella sua vita prima di giungere qui, dove fondò il monastero e scrisse la Regola che sta alla base della cultura europea.
Adriana Letta