«Accogliamo le suore per una comunità che educa, ama, opera»
Così la cittadina di Sant’Ambrogio sul Garigliano, nel cassinate, si è preparata ad accogliere, domenica 1 luglio, una piccola comunità di suore del Ruanda della Congregazione “Ahizeramariya” (nome che significa letteralmente “Speranza senza limiti in Maria”) ordine fondato nel 1956. In Italia, sono presenti a Castelluccio dei Sauri, nella diocesi di Foggia-Bovino in Puglia. Il carisma delle suore è: «L’assistenza ai poveri, agli anziani, agli ammalati, a chi ha bisogno di aiuto… Non bisogna fermarsi a vedere solo con gli occhi, ma occorre vedere con il cuore, cercare e vedere Gesù soprattutto nel povero. Il povero non è solo colui al quale mancano le cose materiali, il povero è anche colui a cui mancano la pace, la speranza».
La giornata così particolare ha visto la parola “accoglienza” trasformarsi in gioia. Abbracciare le suore che sono giunte in paese è stato un gesto di grande spontaneità. Un ricco programma è stato stilato per l’occasione: ore 17.30 il ritrovo in piazza Cadorna per accogliere il vescovo Gerardo Antonazzo; alle 17.45 la partenza del corteo verso la chiesa di San Biagio Vescovo e Martire; alle 18 la celebrazione della Messa presieduta dal vescovo Antonazzo e animata dal coro polifonico “Annibale Messore”; alle 19 gli interventi di accoglienza.
«Al di sopra di tutto vi sia la carità». Queste le parole di San Paolo, utilizzate dal vescovo Antonazzo per sottolineare il ruolo fondamentale che queste suore svolgeranno per tutta la comunità. Al termine della celebrazione, Suor Eugenia Akoyiremeye, visibilmente emozionata, ha ringraziato tutti i presenti, sottolineando l’impegno profuso dal Vescovo e dalla Caritas diocesana affinché questo insediamento fosse reso possibile. È stato un percorso lungo, iniziato nel 2013, ma che finalmente, giunto a compimento, rappresenta non solo per il paese, ma per tutta la Valle dei Santi, il segno tangibile della provvidenza divina. Sant’Ambrogio ha sempre avuto un legame speciale con le suore: per oltre 80 anni, hanno operato le suore della carità di Santa Giovanna Antida Toureth facendo nascere molte vocazioni alla vita consacrata. Perciò la riapertura del “palazzo delle Suore” è stato un momento speciale, coronato da una nuova benedizione.
Al termine tutta la comunità si è riunita per partecipare con le suore ad un festoso momento di agape fraterna Presenti alla manifestazione il direttore della Caritas diocesana don Akuino Toma Teofilo e la vice direttrice Maria Rosaria Lauro. Presente anche il sindaco Sergio Messore con l’Amministrazione comunale.
Gemma Simona De Rosa
foto: Franco Capraro