Il Vescovo Antonazzo partecipa alla Messa e alla cerimonia commemorativa organizzata dall’Ambasciata Polacca
La data, il 18 maggio, e l’animo polacco, intriso di religiosità, patriottismo e senso sacro della memoria, hanno fatto della cerimonia commemorativa del 74° anniversario della vittoria polacca del 1944, tenuta, come da tradizione, presso il Cimitero militare polacco di Montecassino, un momento alto e significativo come pochi. Quel cimitero, infatti, è un Sacrario per tutto il popolo polacco ed ogni anno il ricordo, intriso di commozione e orgoglio, si fa preghiera, si fa motivo di unità fra i popoli, forse ancor più ora che i superstiti di quei fatti di guerra sono divenuti pochi e molto anziani, per cui si sente forte il dovere di trasmettere alle nuove generazioni la memoria e i sentimenti ad essa legati.
Quest’anno, inoltre, ricorre il centesimo anniversario della riconquista dell’indipendenza da parte della Polonia, per cui la ricorrenza è stata particolarmente sentita. Infatti una nota dell’ambasciata polacca a Roma diceva: “Come da tradizione, nei giorni 16-19 maggio si terranno le celebrazioni in occasione del 74° anniversario della battaglia di Montecassino per ricordare i soldati del II Corpo di Armata polacco che nel 1944 con il sacrificio della loro vita, sotto la guida del generale Władysław Anders, hanno spianato la strada agli alleati permettendo loro di cominciare l’avanzata verso Roma”. “Le celebrazioni – continuava l’Ambasciata di Polonia – vedranno la partecipazione di una delegazione della Polonia guidata da ministro Jan Józef Kasprzyk, capo dell`Ufficio per i Reduci di Guerra e Vittime di Persecuzioni. Alle cerimonie prenderanno parte i soldati del 2° Corpo d’Armata polacco residenti in Polonia e all’estero e le loro famiglie, i presidenti delle più grandi organizzazioni di veterani, gli attivisti dell’opposizione anticomunista, nonché i rappresentanti delle più alte cariche dello stato polacco tra cui i ministri della difesa Mariusz Błaszczak e dell’interno Joachim Brudziński, il viceministro della cultura Jarosław Sellin e la chargé d’affaires in Italia Marta Zielinska-Sliwka. Alle celebrazioni parteciperanno anche le autorità italiane, tra cui il Commissario Generale, Gen. D. Alessandro Veltri e i sindaci delle città coinvolte”.
Nei luoghi che rammentano quella che fu una delle più cruente e significative battaglie della Seconda guerra mondiale, si sono svolte diverse commemorazioni. Si è cominciato a San Vittore del Lazio (luogo in cui nel 1944 si trovava il primo provvisorio cimitero di guerra), dove il 16 maggio si è tenuta una commemorazione solenne al Monumento ai Caduti del 2° Corpo d`Armata Polacco (Chiesa di Santa Maria del Soccorso) con la deposizione di corone al Monumento ai Caduti di tutte le Guerre. Il giorno seguente cerimonie analoghe ci sono state a Piedimonte di San Germano e nel pomeriggio a Mignano Monte Lungo. Le celebrazioni si sono chiuse il 19 maggio ad Acquafondata con la commemorazione solenne al Monumento ai Caduti del 2° Corpo d`Armata Polacco e al Monumento ai Caduti di tutte le Guerre e con la deposizione dei fiori all’Edicola Sacra della Madonna di Częstochowa, luogo di prima sepoltura di soldati polacchi.
Ma l’evento più importante e sentito è stato certamente quello presso il Cimitero Militare Polacco di Montecassino, venerdì 18 aprile. Alle ore 17.00, è stata celebrata una Santa Messa solenne presieduta dall’Ordinario militare polacco e concelebrata dal Vescovo diocesano Mons. Gerardo Antonazzo e da altri, alla presenza di molte autorità governative civili e militari polacche. Per l’Italia c’erano il Prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli ed i Sindaci di Cassino e del territorio circostante con i gonfaloni. Dopo la Messa, una cerimonia commemorativa, intensa e sobria, è stata dedicata ai Caduti. Fra le personalità presenti spiccava la Sig.ra Anna Maria Anders, figlia del grande Generale Wladyslaw Anders, che alla sua morte, nel 1970, volle essere sepolto nel Cimitero Militare Polacco di Montecassino, accanto al cappellano arcivescovo Gawlina e ai suoi 1052 soldati del 2° Corpo d’Armata polacco, seguito più tardi dalla moglie, che chiese ed ottenne di essere sepolta lì anche lei. Sulla loro tomba sono state deposte corone di fiori; bellissima quella polacca con i colori nazionali, il bianco ed il rosso. Il rosso della famosa canzone “I papaveri di Montecassino”, che tutti i Polacchi conoscono e cantano con una devozione ed un amore commovente, senza pari. Non va dimenticato che al Generale Anders, mitico comandante, è stata intitolata a Cassino, in occasione del 70° anniversario, una piazza, davanti al Museo Historiale della città. Piazza Generale Anders.
Montecassino resta per i Polacchi un luogo-simbolo di memorie e di orgoglio nazionale, perciò i Reduci della Polonia continuano a tornare al Sacrario di Montecassino: per non dimenticare! Per capire tutto ciò, basta leggere, nel cimitero polacco, la scritta incisa su una lapide, che dice: «Noi soldati polacchi abbiamo dato le nostre anime a Dio, i nostri corpi all’Italia e i nostri cuori alla Polonia». Ecco perché i discorsi, i gesti, il cuore del popolo polacco con il suo forte amor di patria ed il senso sacro della Memoria, hanno fatto di queste cerimonie commemorative momenti indimenticabili di altissimo valore umano.
Adriana Letta
Foto di Alberto Ceccon