L’ incontro del 12 Maggio tenuto dall’ Ing. Alberto Pagnani e dall’ Avv. Rita Balestrieri ha avuto come tema: “I nuovi mezzi di comunicazione”.
Attualmente i social network rappresentano il fenomeno più importante di internet, raccolgono milioni di utenti e la loro rilevanza è ormai indiscutibile e ben accetta. Questi mezzi di comunicazione sono per loro natura virali, ovvero permettono facilmente la diffusione esponenziale della nostra visibilità e del nostro essere. Ogni azione che produciamo internamente al social network viene resa visibile sui profili dei nostri contatti ed ogni persona che darà seguito alla nostra azione, se non da noi non limitata, ci renderà visibile presso tutta la sua rete.
In questo proliferare di informazioni, abbiamo da una parte ragazzi giovanissimi che si muovono velocemente su internet, quelli che Marc Prensky ha definito “i nativi digitali”, e dall’altra genitori più o meno a conoscenza di questi nuovi mezzi di comunicazione.
Come ha sottolineato l’ing. Alberto Pagnani, questo gap tra genitori e figli o comunque tra “digitalizzati” e “non digitalizzati” in generale, quando esiste, deve essere colmato. Questo non significa che tutti debbano diventare degli esperti della rete, ma è comunque importante conoscere e sperimentare il mondo virtuale o perlomeno conoscerne in parte il suo lessico e le sue possibilità.
In questo modo la nostra comunicazione con i ragazzi e con una parte sempre maggiore della società potrà essere più efficace in quanto sarà basata su un codice comunicativo condiviso (es. taggare, postare, condividere…) e questo ci aiuterà a rafforzare il nostro ruolo educativo e di condivisione.
Durante l’incontro sono stati sottolineati potenzialità e rischi dei nuovi mezzi di comunicazione, e sono stati forniti consigli utili per un buon utilizzo dei social, ad es.: non caricare foto, contenuti, post non appropriati, configurare le impostazioni di privacy e controllo delle condivisioni, non dare autorizzazione alle app prima di averle verificate. È importante soprattutto ricordare che su questa “piazza virtuale” siamo chiamati ad avere comportamenti adeguati, quelli che vengono identificati come in linea con la “netiquette”.
Ad esempio sarebbe buon uso non postare messaggi volti ad offendere più o meno esplicitamente una persona, se si ha qualcosa da dire è bene farlo tramite messaggi privati; è consigliabile anche non aggiungere contatti in modo incondizionato nella propria lista di amici, finendo per dare l’amicizia a chiunque. Inoltre bisognerebbe non aggiungere persone in maniera forzata ai gruppi; e non taggare amici in foto o post insieme ad altre persone, quando tra loro non c’è un vero legame o non si è certi del loro assenso.
E comunque, per evitare che la nostra pagina di facebook sia “invasa” da qualsiasi tipo di messaggio, basta essere più accorti nell’impostazioni della privacy.
Nel corso dell’ incontro particolare attenzione è stata dedicata anche gli aspetti legali associati all’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione ed alle conseguenze che possono derivare da comportamenti tenuti online spesso ritenuti “normali”. L’ avv. Rita Balestrieri ha fatto espresso riferimento ad alcuni dei reati che si possono commettere sui social, richiamando l’attenzione dei presenti sul contenuto di recenti orientamenti giurisprudenziali in materia di diffamazione e di pubblicazione di immagini. Durante l’intervento è stato esaminato anche il reato di “sostituzione di persona”, che si configura ad esempio nel caso in cui un soggetto crea un’identità falsa su internet, anche solo con un nickname riconducibile ad altra persona.
Il web è sicuramente stato per noi una “rivoluzione copernicana”, ma come spesso accade nella vita, anche con questo potentissimo strumento bisognerebbe avere un rapporto equilibrato. Sì, a personal computer, blog, internet, siti web, social network; l’online ci affascina ed è imprescindibile perché rende tutto più facile, ma dobbiamo comunque prestare attenzione a come ci muoviamo nel mondo virtuale e soprattutto non dovremmo mai dimenticare che, come ogni attività, anche il proprio agire nel web deve essere conscio e ragionato.
– Vincenzina Porretta
– Foto di Percarlo Gugliotta