Il vescovo Antonazzo ha officiato il sacramento della Cresima a Colfelice
Nella messa vespertina di ieri, sabato 7 ottobre, il vescovo Gerardo Antonazzo ha celebrato la Santa Messa, nella quale dodici ragazzi hanno ricevuto il sacramento della Cresima.
Giovanni, Elisa, Francesco, Luca, Matteo, Aurora, Lorenzo, Danilo, Chiara, Francesco, Alessandro e Gianni. Sono questi i ragazzi che hanno risposto “Eccomi”, come gli Apostoli, alla chiamata del Signore. La Cresima, di fatto, è una ulteriore chiamata che il Signore fa ad ognuno dei suoi figli, per rinnovare e confermare la loro dignità di Figli di Dio.
La Santa Messa è stata concelebrata dal parroco di Colfelice, don Juan Granados, e assistita dal diacono Alfredo Giorgio. L’animazione della celebrazione, invece, è stata curata dal coro parrocchiale, che con grande maestria ha reso molto solenne e intimo questo momento di grande gioia per l’intera comunità.
Durante l’omelia il vescovo ha consegnato in pasto a tutta l’assemblea un vero e proprio tesoro spirituale, da custodire e rimuginare un po’ al giorno, per capirne integralmente tutto il contenuto.
“Che cosa è la coscienza? Oggi il problema è duplice. Conoscere il significato della coscienza. Il secondo, invece, è ascoltarla. […] Dove si trova la coscienza? In quale parte del corpo? Non lo sappiamo più. […] E’ un problema grave perché la coscienza non ce l’hanno solo i cristiani, ma ce l’hanno tutti, credenti e non credenti. Basta essere donne e uomini per portarsi dentro la presenza della coscienza. E che cosa è la coscienza? Di che cosa siamo fatti? Siamo fatti solo di corpo? Di organi fisici? […] Che cosa ci differenzia dagli animali? C’è un dono che ci fa persone. E’ l’anima questo dono. L’anima è la peculiarità della persona umana. Dov’è l’anima nel mio corpo? Non c’è una divisione netta, perché siamo come impastati. […]”
Mario Fraioli
Foto: Antonella D’Amata