Celebrazione della Cresima nella parrocchia di S. Giovanni Battista a Cassino
La prima domenica di novembre le condizioni meteorologiche, non certo eccellenti perché anzi promettevano e regalavano pioggia e maltempo, erano l’opposto dell’atmosfera festosa che si respirava all’interno della chiesa parrocchiale di San Giovanni B. a Cassino, dove numerosi giovanissimi ragazzi e ragazze attendevano, eleganti ed emozionati, ognuno con accanto il proprio padrino o madrina, di ricevere il Sacramento della Confermazione. Erano 52, di cui alcuni provenienti da altre parrocchie, seguiti, accompagnati e guidati dai catechisti con cui si sono preparati al grande evento, Aldo Gervasio e Suor Amalia.
A presiedere la solenne Celebrazione Eucaristica è venuto il Vescovo diocesano mons. Gerardo Antonazzo, a concelebrare con lui il parroco Mons. Antonio Colella ed il viceparroco Don Renato Cuizon, mentre il Coro “S. Giovanni Battista” animava magistralmente la liturgia. Nell’omelia, posta nel cuore della celebrazione, dopo la presentazione dei cresimandi da parte del catechista Aldo e del parroco, ed il rito vero e proprio della Crismazione, come sempre il Vescovo si è rivolto ai giovani coinvolgendoli nella riflessione sulla liturgia della Parola del giorno. In particolare ha commentato la frase di S. Paolo ai Tessalonicesi (2 Ts 2,16 – 3,5) “La fede non è di tutti“. Voi oggi avete dichiarato pubblicamente la vostra volontà di seguire Cristo e noi preghiamo, ha detto riprendendo le parole di S. Paolo, “perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi”. Domani, ha proseguito, voi tornerete a scuola: non è detto che il compagno vostro vicino abbia la vostra stessa fede o che conosca Gesù. Non dobbiamo dare niente per scontato. Oggi la diversità che è nella nostra società ci interpella e ci provoca. “La fede infatti non è di tutti”, dice S. Paolo, ed è così. Noi come risponderemo? che scelte faremo? Dovremo fare scelte di vita coerenti con la nostra fede e non dobbiamo avere paura, perché “il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno”. Ancora una volta la Parola di Dio è apparsa detta apposta per quella determinata circostanza, pensata su misura per la situazione che ci si trova a vivere, attuale e contemporanea in maniera sorprendente, grazie anche alla chiara e convincente esegesi del Pastore.
La celebrazione è andata avanti secondo il rito sacramentale. I cresimandi, divenuti nel frattempo “cresimati” sono stati attivi e protagonisti, leggendo le preghiere dei fedeli e portando all’altare le offerte, tra cui generi di prima necessità raccolti per i fratelli sofferenti e nel bisogno, a cui è andato il pensiero e la preghiera di tutti i presenti che gremivano la chiesa. Ai cresimati, secondo la consuetudine seguita dal vescovo, è stata data la Comunione sotto le due specie, del pane e del vino. In chiusura, una bella preghiera, preparata con cura dai catechisti e distribuita tra i banchi, è stata letta da tutti insieme. Oggi davvero è salita con forza al cielo la preghiera perché “la forza dello Spirito Santo, comunicata con i sacramenti, rimanga in noi e trasformi tutta la nostra vita”. Dopo la benedizione finale impartita solennemente dal Vescovo Antonazzo, la classica foto di gruppo ha immortalato uno dei momenti più belli della vita di questi ragazzi. Con l’auspicio che riguardandola possano ricordare questo giorno tanto importante, non certo per il bel vestito e le persone intorno (quella è solo la cornice), ma per la grazia ricevuta ed i propositi di vita nuova da “maggiorenni della fede”.
Adriana Letta