“Amerai il tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima”.
E’ stata proprio questa la frase culminante pronunciata dal vescovo Antonazzo, oggi, 9 luglio, durante la celebrazione delle Cresime nella parrocchia di Santa Margherita in Roccasecca.
Con linguaggio semplice, senza troppe arguzie grammaticali, il prelato ha consegnato una eredità di valore inestimabile a ciascuno dei cresimandi. Ha voluto trasmettere loro il senso della vita eterna che significa, in altre parole, “vita piena”, la quale non si raggiunge con il successo professionale, con il maggior numero di applausi in un secondo, ma si ottiene amando gli altri come se stessi.
Tutti sentono il bisogno di essere amati, ma nessuno per primo ama il suo prossimo. Se tutti, quindi, la pensassero in questo modo, nessuno sarebbe amato. Questa riflessione molto significativa sta appunto a ricordare che i precetti, i comandamenti, non sono stati rivelati da Dio all’uomo per limitarlo, bensì per salvaguardarlo e renderlo felice.
L’uomo con il suo cuore di sola carne non potrebbe riuscire ad amare come il Signore ama le sue creature, perciò Egli consegna loro il Suo Spirito, il Paraclito, il Difensore.
Dunque l’omelia del vescovo è stata una vera e propria chiamata per tutti gli astanti ad orientare la propria vita verso Dio, l’unica vera Fonte di Salvezza.
Mario Fraioli
Foto di Antonella D’amata