In onore di San Lorenzo, a Isola del Liri, “Briciole di speranza” e “Sacra rappresentazione”
A fare da corollario alle celebrazioni per la festa del Santo titolare della parrocchia isolana, sono state organizzate varie attività e manifestazioni. Nel pomeriggio della vigilia oltre 70 bambini e ragazzi si sono radunati a cerchio nella Sala Agape per un momento giocoso di riflessione.
Iniziato con Piergiorgio Sperduti che ha presentato con l’arguzia di uomo di teatro la vita del giovane diacono, è proseguito con i due diaconi della parrocchia, Loreto Iafrate e Gianni Urbini, che hanno risposto alla fila di domande su chi è e cosa fa un diacono nella Chiesa oggi, sul perché e come si diventa diacono.
Una volta affidato il loro desiderio ad una stella, si è dato spazio ai giochi. Ma non è finita qui, perché proprio per sottolineare l’attenzione e la cura che Lorenzo aveva per i poveri, le bambine e le ragazze del Progetto estivo “La Briciola”, sotto la guida di Suor Anna e Suor Teresa, hanno allestito un mercatino di solidarietà, chiamato “Briciole di speranza” con i loro simpatici lavoretti: collanine, pupazzi, quadretti, piccoli oggetti di arredo…
La sera, poi, il sagrato è diventato palcoscenico per una “Sacra rappresentazione del martirio di Lorenzo” di Fra’ Giovanni Angelo Lottini, in un linguaggio aulico del ‘500 con scene corali di forte impatto emotivo. Brave le comparse, ma ancor più bravi gli “attori protagonisti”, Davide D’Orazio nella parte di Lorenzo, Matteo Cipollone nel ruolo di convincitore, Alessandro Martini come guardia armata, Antonio Rinaldi e Chiara Romano, rispettivamente imperatore e imperatrice.
Non poteva mancare il momento conviviale, fatto di musica e leccornie in uno scenario anch’esso unico, quale la Piazzetta del Casarino, che da luogo anonimo di parcheggio con le sue “ferite di guerra”, si trasforma in questa occasione in un accogliente ambiente familiare, dove le note si mescolano ai profumi di cucina. E tutto in attesa di dar fuoco alla catasta di legna posta sul fiume ai piedi della Cascata, per mescolare alle gocce d’acqua che scendono spandendosi nell’aria le rosse scintille di fuoco che salgono portando verso il cielo le “lacrime di Lorenzo”.
Gli occhi di piccoli e grandi cercavano intanto di cogliere il passaggio di una stella cadente per esprimere un desiderio.
Lucia Costantini
Foto: Rosalba Rosati