Terza tappa del Convegno diocesano “Chiamati alla felicità” sull’Amoris laetitia
Ricco di suggestioni e di spunti anche il terzo appuntamento online del Convegno diocesano organizzato dall’Ufficio di Pastorale della famiglia per riflettere sulla Esortazione apostolica di Papa Francesco Amoris laetitia e per portare concretamente nella vita delle famiglie e nella prassi pastorale i suoi preziosi e attuali suggerimenti.
Introdotta dal Vescovo Gerardo Antonazzo e da Don Giovanni De Ciantis, la riflessione sui capitoli V, VI e VII è stata condotta in maniera molto sentita ed efficace, anche con l’aiuto di slide, da una giovane coppia, Simona e Gianpaolo Pontone. Impegnati da sempre in Azione cattolica a livello parrocchiale e diocesano, oggi, che sono genitori di due bambini piccoli, danno il loro generoso contributo per la famiglia. Il primo capitolo su cui hanno parlato riguarda “L’amore che diventa fecondo“, in cui il Papa invita la coppia e la comunità a riflettere sulla fecondità e la generatività dell’amore, insistendo che il bambino “non è un oggetto di desiderio” ma “un progetto di consegna della vita” che ha bisogno di entrambi i genitori. Parlando a turno, Simona e Gianpaolo hanno saputo intrecciare le riflessioni prodotte dal testo con il racconto della propria vita, l’attesa del primo figlio, il “consiglio” del medico di abortire perché si prospettavano possibili problemi, la loro accettazione del bambino che sentivano ormai presente e indispensabile nella loro vita, già lo chiamavano per nome, l’affidarsi completamente a Dio nonostante i timori e poi la nascita del bambino, perfettamente sano e la gioia immensa. “La bellezza della vita, quando accade ti sconvolge” hanno detto; poi il desiderio di dargli un “socio”, un “collaboratore” perché era giusto così, e l’arrivo del fratellino due anni dopo, quando avevano “ripreso a dormire”. Hanno parlato anche di “fecondità allargata”. La famiglia non è generativa solo se mette al mondo figli, ma se diventa rete allargata a parenti e a famiglie amiche, così che la Chiesa diventi famiglia di famiglie. Importante è il contributo della famiglia al mondo e alla società per “rendere umano il mondo”, non è bene rinchiudersi nell’intimismo senza rischiare di vivere il mondo, che anzi è motivo di lettura e confronto tra famiglie.
Per parlare del sesto capitolo, “Alcune prospettive pastorali”, hanno mandato, come simpatica provocazione, un video di Crozza che, vestito da papa, accoglie alcune coppie presentate come “normali” dai cardinali che lo circondano, ma che sono talmente pie e bigotte da far dire al papa: ma queste non sono normali! Efficacissima esilarante dimostrazione di una verità: davvero Papa Francesco ha capito meglio di tanti come sono cambiati i tempi e le famiglie, che oggi incontrano tante difficoltà. La proposta cristiana, quando viene presentata, piace e attrae, perciò davvero occorre sperimentare nuove vie pastorali per raggiungere ciascuna e tutte le famiglie, aiutare i coniugi a crescere nell’amore e a vivere il vangelo nella famiglia: questo aiuta i figli per il loro futuro. E’ importante l’accompagnamento non solo dei fidanzati che si preparano al matrimonio, ma anche degli adolescenti che hanno bisogno di incontri sull’affettività, degli sposi nei primi anni di vita matrimoniale e di coniugi in difficoltà perché siano in grado di affrontare le crisi.
Sull’educazione dei figli, cap. settimo, un altro efficace video ha mostrato come i figli assorbono come spugne quello che vedono in famiglia per la fiducia innata nei genitori da cui acquisiscono gli esempi. Simona e Gianpaolo hanno sperimentato con i loro piccoli, alla scuola del Piccolo Principe, di creare abitudini come riti quotidiani che preparano e scaldano il cuore, creano entusiasmo e preparano alla vita di relazioni. Così anche nell’educazione alla fede: per trasmetterla, bisogna far vedere come si fa, dal segno della croce alla partecipazione domenicale alla Messa, come un Vangelo esperienziale.
Non sono mancate, da parte dei partecipanti collegati, le domande a cui hanno risposto la coppia, Don Giovanni e, per concludere, il Vescovo Gerardo. Anche questo terzo è stato un bellissimo incontro, pieno di verità, di freschezza e di vita, da riempire il cuore e la mente di tutti. Ultimo appuntamento, sui capitoli 8 e 9, il prossimo 24 giugno con l’intervento di Don Maurizio Gronchi della Pontificia Università Urbaniana di Roma. Sempre alle ore 21.00 e sempre online.
Adriana Letta