Apri il seno o Vergine dilata il tuo grembo

Solennità della SS. ma Madre di Dio – 1 gennaio 2016

            La solennità della Madre di Dio è strettamente legata al senso delle festività natalizie. Infatti, la Maternità di Maria è stata la causa umana dell’Incarnazione. Senza il suo consenso alla grazia soprannaturale la venuta di Gesù nel mondo non sarebbe potuta avvenire.

            Perciò proprio la sua maternità è celebrata con particolare onore dalla Chiesa in tutti i secoli cristiani, ancor prima della proclamazione del dogma del Concilio di Efeso (431 d.C.) che favorì la diffusione del culto mariano in tutta la Chiesa.  La Maternità divina di Maria è un mistero insondabile.

Il suo consenso unito all’azione dello Spirito ha fatto sì che potesse avvenire nel suo grembo questo grande miracolo, senza meno il più grande miracolo di tutti i tempi e di tutta la storia.

            La presenza di Dio unito strettamente alla natura umana nel grembo di una madre era assolutamente inimmaginabile anche per gli spiriti più puri ed elevati. La sapienza altissima di Dio aveva preparato questo sin dall’inizio dei tempi per realizzare l’eterna salvezza di ogni uom Come la Vergine partecipa della grandezza del miracolo Anche questo non ci è dato di saperlo con certezza. La Vergine era a conoscenza certo più di noi oggi di cosa stava avvenendo in Lei ma il merito infinito di cui si è rivestita apparirà alla fine dei tempi.

            Il grande San Bernardo di Chiaravalle (+1153), il più importante dottore mariano della Chiesa, così si esprime in una sua omelia sull’Incarnazione: Apri il seno, o Vergine, dilata il tuo grembo, prepara il tuo utero, perché ecco sta per compiere in te grandi cose colui che è potente, talmente che, invece della maledizione d’Israele, tutte le generazioni ti chiameranno beata (IV, 8).

            La Santità, o beatitudine di Maria, è legata strettamente all’evento della sua maternità. Se è solo Maria a dover decidere sul Figlio di Dio a nome di tutta l’umanità ciò vuol dire che il suo merito è sommo perché Ella ha scelto per noi, pensando a noi, al beneficio che avremmo ricevuto, e pone la sua volontà, la sua anima ed il suo corpo, a totale servizio di Dio per la redenzione di molti. I redenti si possono chiamare tranquillamente Figli di Maria, in quanto Ella è “Madre della Chiesa”, perché in primo luogo Maria ha accettato di diventare Madre di Cristo, il Redentore di ogni uomo.

            In seguito, nella stessa omelia, l’Abate San Bernardo affronta il problema della Verginità perpetua che risolve magistralmente coniugandola perfettamente, come avevano già fatto gli antichi Padri della Chiesa, con la Maternità divina: Non aver timore della fecondità, perché non ti toglierà l’integrità. Concepirai, ma senza peccato. Sarai gravida, ma senza sentire il peso. Partorirai, ma senza tristezza. Non conoscerai uomo, e partorirai un figlio. Quale figlio? Sarai madre di Colui che ha Dio per Padre, il Figlio dello splendore del Padre sarà la corona della tua carità (Ivi). Sembra che per San Bernardo la Verginità di Maria non sia ostacolo ma una delle cause della sua nuova maternità. La Verginità è la vita del Cielo. E’ la vita di Dio. Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie, né marito ma saranno come angeli del cielo (Mc 12, 25). La verginità è di Dio.

            Maria non perde la verginità per la maternità. Essa è analoga alla generazione che il Padre realizza del Figlio nell’eternità. Per questo la Vergine genera senza conoscere l’uomo. La sua generazione è analoga a quella eterna di Dio. La potenza di Dio si manifesta nella verginità e come la verginità viene vissuta. La Madonna vive la somma verginità e quindi la sua maternità è la più alta in assoluto.

             La Sapienza del cuore del Padre, sarà il frutto del tuo grembo verginale. Insomma, darai alla luce Dio, e da Dio concepirai. Fatti dunque animo, Vergine feconda, casta puerpera, madre intatta, perché non sarai ormai più maledetta in Israele, né annoverata tra le sterili. E se ancora tu fossi considerata maledetta da Israele secondo la carne, non perché sterile, ma perché invidiata per la tua fecondità, ricordati che anche Cristo portò la maledizione della croce e nei cieli ti ha benedetta come sua madre; ma anche sulla terra tu sei chiamata benedetta dall’Angelo e giustamente proclamata beata da tutte le generazioni della terra. Benedetta dunque tu fra le donne, e benedetto frutto del tuo grembo (Ivi). La sapienza del Cuore del Padre sarà il frutto del tuo cuore verginale.

            L’Eterna Sapienza che è con il Padre è anche presso Maria. Ma tutto è legato alla sublime verginità di Maria. Ciò è anche un paradigma per ogni uomo. Più la purezza eleva l’anima, più l’anima è predisposta a ricevere la grazia di Dio. Più la volontà è in sintonia con Dio, più Dio può donarsi all’anima e fecondarla. Maria è il culmine della purezza, cioè dell’unione con la volontà divina. Per questo merita per noi il Figlio di Dio, e vuole che siamo come Lei, vergini, per godere della pienezza di Dio.

            Il grande mistero della Maternità è così svelato: non è fisica ma spirituale, non una generazione di cellule ma di santità. Che la Vergine ci renda partecipi della sua divina Maternità!

di P. Luca M. Genovese

Fonte: Settimanale di P.Pio

 

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