Sarà completamente dedicato alla valorizzazione del territorio il mercatino Aria di Natale, che si svolgerà nella giornata dell’8 Dicembre a Carnello. L’iniziativa, promossa ed organizzata dall’Officina della Cultura, con l’ulteriore collaborazione del Comune di Sora, prenderà animo dalle ore 09,00 alle 19,00, nella zona di Via Molino, e altro non sarà che una vetrina natalizia volta a risaltare, in primo piano, una figura cara alla nostra tradizione, ossia quella dell’artigiano. Quest’ultimo incarna quella posizione, a livello storico-sociale, che si rivela essere la più autentica, carica di realismo: l’esempio dell’uomo che, di fronte alla difficoltà, si rimbocca le maniche, utilizzando il proprio sapere ed il proprio talento lottando, sperando e lavorando con impegno, senza piangersi addosso, facendo la propria parte per resistere. Con Aria di Natale gli organizzatori intendono cogliere, nel contempo, un ulteriore ed importante obiettivo: quello di promuovere e valorizzare il nostro artigianato locale e, più in generale, la cultura della nostra terra. Usanze e tradizioni di cui la modernità non cancella affatto le tracce, anzi, stimola a creare occasioni per evidenziare l’artigianato in tutti i suoi aspetti, quasi come in una sorta di rivalsa contro l’omologazione, la standardizzazione e verso quell’anonimato inteso come frutto della produzione industriale, da sempre antagonista dell’originalità e della creatività umana. A cornice dell’evento, non mancheranno punti di ristoro ed esposizione di tanti prodotti locali: si potrà così svariare dalle tradizionali crespelle all’avvolgente calore di una gustosa tazza di cioccolato. Naturalmente, anche quest’anno, saranno presenti diversi banconi, che ospiteranno prodotti artigianali realizzati con i materiali più vari: dalla ceramica alla terracotta, decoupage, legno, ricami a mano, vetro e tanti altri ancora. Manufatti che, per modalità di realizzazione e manodopera, non sono riproducibili meccanicamente o sostituibili: è proprio questa, difatti, la peculiarità che li rende inattaccabili alla produzione massiva da parte di quei Paesi, che altro non sono che gli stessi da cui siamo invidiati per la nostra capacità creativa e manifatturiera. Il tutto permetterà, così di creare un ponte di continuità con i nostri prodotti tipici alimentari, permettendo di veicolare il passato e dare, al nostro presente, un più ampio senso di appartenenza.
– Marco Grossi
