Nella Parrocchia di S. Giovanni Battista in Cassino, nella vigilia di Santa Lucia, Messa e incontro (in)formativo con la Sovrintendente Capo Gasperini della Polizia sul buon uso di internet e dei social
Nell’ultimo giorno del Triduo di preparazione alla festa di Santa Lucia, la comunità parrocchiale di S. Giovanni Battista in Cassino, dopo la consueta recita del Rosario, ha partecipato numerosa alla Celebrazione Eucaristica, mercoledì 12, celebrata dal Parroco Don Giovanni De Ciantis. Egli ha sottolineato il valore della testimonianza e del martirio della Santa di Siracusa, esempio di fortezza e di santità che affrontò il martirio per aver rifiutato con coraggio e fermezza di sacrificare agli dèi pagani. A Santa Lucia, che volle dedicare la sua vita a Dio e ai poveri e sofferenti e che è Patrona dei ciechi e degli oculisti e protettrice dalle malattie degli occhi, chiediamo, ha detto Don Giovanni, di saper usare bene gli occhi, anzi di avere occhi nuovi, che sappiano vedere oltre le apparenze, le sofferenze degli altri e ciò che è nel cuore. Al momento della Benedizione, Don Giovanni ha compiuto un gesto significativo, benedicendo gli occhi delle persone e… i cellulari perché, usati bene, aiutino a “vedere”. Prima di terminare la celebrazione, Don Giovanni, che già al Padre Nostro aveva chiamato accanto a sé sull’altare tutti i bambini presenti, li ha chiamati ancora una volta davanti alla statua per pregare Santa Lucia nella vigilia della festa.
Dopo la Messa, sempre in chiesa, c’è stato un “incontro (in)formativo” sulle risorse ed i rischi della rete e dei social dal titolo: “Genitori & figli: conoscere bene prima dell’uso“, tenuto dal Sovrintendente Capo Erica Gasperini della Polizia di Stato.
Molte le persone, di tutte le età, dalle più anziane a giovani mamme e papà a bambini, che si sono fermate per ascoltare. Quando sentiamo in tv o sui giornali casi di cronaca con brutte e drammatiche storie nate in rete, ha esordito la Gasperini, ci viene da pensare che siano cose lontane da noi, ma – ha assicurato – anche qui, su questo territorio accadono moltissimi di questi episodi gravi derivanti da un uso non corretto dei social e della rete. E ha cominciato a raccontare casi verificatisi vicino a noi, lei che accoglie le denunce e va nelle scuole a fare opera di prevenzione e aiuto. Ad esempio, un ragazzino di prima media vittima di compagni bulli che sul cellulare lo tempestavano di messaggio violenti, addirittura per indurlo a darsi la morte; un padre che, convocato perché titolare della sim di un cellulare da cui partivano messaggi di cyberbullismo, rifiutava di credere che fosse suo figlio e alla fine si proponeva di “ammazzarlo di botte”, usando quindi le stesse violente parole di suo figlio contro un compagno più piccolo o più debole; una ragazzina indotta a mandare al suo “fidanzatino” sue foto osé, che poi ritrova con disperazione la sua immagine, ingenuamente messa in rete, con chissà quante visualizzazioni; un uomo maturo che, adescato da una giovane donna con la scusa di diventare “amici” su facebook, si ritrova ricattato e oggetto di estorsioni arrivate fino a ben 12.000 euro… Ha avvertito: non state sempre con la telecamera accesa davanti, da lì prendono la vostra foto e i vostri dati e possono ridurvi in “schiavitù”. Anche bambini piccoli, soli davanti al pc o al tablet o al cellulare, vengono in tal modo adescati e invitati a “giocare” con i personaggi del cartone, poi magari viene usata la loro immagine a scopi pedopornografici. Sappiate che chi è titolare di una sim telefonica ne risponde personalmente e attraverso di essa la Polizia ricostruisce tutto, ma proprio tutto, quello che si è fatto usando il cellulare.
Il male c’è ed è tanto purtroppo, ha detto la Sovrintendente, bisogna saperlo e stare attenti. Internet è una immensa risorsa che può molto aiutare, ma bisogna usarlo bene, altrimenti ci può rovinare l’esistenza. Il discorso così vivo, chiaro e basato su esperienze e fatti veri e concreti, ha stimolato dall’uditorio molto attento, domande a cui la Gasperini ha risposto.
Alla fine Don Giovanni ha ringraziato la Sovrintendente Gasperini e, attraverso lei, il Questore e ha detto: “Quando c’è una persona in divisa è una sicurezza” e rivolgendosi ai bambini: “Ci sono cose che voi magari non riuscite a dire a mamma e papà, ma potete dirle a chi è in divisa, che può e sa aiutarvi, ricordatelo”. Infine ci si è salutati dandosi appuntamento per l’indomani, giorno della festa di S. Lucia con la Messa solenne alle ore 18.00, presieduta dal Vescovo diocesano Mons. Gerardo Antonazzo e la solenne Processione per le vie principali del territorio parrocchiale.
Adriana Letta