Intorno alle 20 di un 13 di marzo di due anni fa, il mondo intero attendeva col fiato sospeso e la preghiera nel cuore di conoscere il volto prima ancora che il nome di colui che avrebbe guidato la chiesa, come successore di Benedetto XVI. E quel timido ma allo stesso tempo vigoroso “Buonasera” sciolse in sorrisi i volti incollati agli schermi dei televisori, di persone che dopo qualche secondo, in ginocchio, ricevevano la prima benedizione apostolica di Papa Francesco, al secolo Jorge M. Bergoglio, argentino di origini italiane. Un Papa che sconvolge le tradizioni millenarie del soglio vaticano, che esce incontro agli ultimi, che solca le periferie per offrire a tutti un sorriso e una parola di conforto, che sceglie di riscoprire e rivivere Egli stesso, in prima persona, la semplicità di una Chiesa ancor più vicina agli insegnamenti del Vangelo, che annuncia ed accoglie.
A Lui vanno i più sinceri auguri e la costante preghiera da parte di tutta la nostra Redazione della Pastorale Digitale e di tutta la nostra diocesi.