Fervono ormai i preparativi per il Convegno Ecclesiale Nazionale che inizierà tra meno di ventiquattro ore. Mentre tecnici ed operatori finiscono di allestire gli spazi che ospiteranno il convegno, vescovi, sacerdoti e laici, si stanno già radunando nella città di Firenze. Vengono da tutte le diocesi italiane, portano con se la stanchezza del viaggio, le proprie esperienze pastorali e sono qui, a Firenze, per leggere i segni dei tempi e per progettare gli orientamenti pastorali del prossimo decennio.
Nel primo pomeriggio di domani i delegati si raccoglieranno nelle quattro Basiliche cittadine: Santa Croce, Santa Maria Novella, Santo Spirito e Santissima Annunziata. Da qui alle 15:30 partiranno, accompagnati dai fedeli fiorentini, in processione verso un unico punto d’incontro: la Cattedrale di Santa Maria del Fiore.
I sette delegati della nostra Diocesi, guidati dal Vescovo Gerardo, si troveranno presso la Basilica di Santa Maria Novella. C’è un importante filo di collegamento tra la Basilica fiorentina e la nostra diocesi: l’ordine domenicano e S. Tommaso d’Aquino.
Infatti il complesso conventuale di Santa Maria Novella era il punto di riferimento per l’Ordine dei Frati Predicatori, comunemente detti Domenicani. Questi arrivarono a Firenze per la prima volta nel 1219. Gli fu assegnata una piccola Chiesa ma, ben presto, le prediche appassionate e coinvolgenti dei domenicani radunavano sempre più gente, tanto che si rese necessaria la realizzazione di una nuova Chiesa. Ottenuto il permesso del Papa per edificare una “chiesa novella”, nel 1279 fu posata la prima pietra. Solo nella prima metà del trecento terminarono i lavori sotto la guida di Jacopo Talenti. Invece, la facciata incompiuta della Chiesa gotica fu terminata solo nel 1470 su progetto di un illustre architetto rinascimentale: Leon Battista Alberti.
All’interno, tra opere di incommensurabile valore di artisti del calibro di Giotto, Masaccio, Ghirlandaio, Brunelleschi possiamo trovare decine di rappresentazione del “Dottore Angelico”, molto caro alla nostra Diocesi. Inoltre all’interno della maestosa sacrestia trecentesca troviamo il reliquario contenente il dito di S. Tommaso d’Aquino. Tra le rappresentazioni, la più suggestiva è senz’altro “Il Trionfo di San Tommaso d’Aquino” di Andrea di Bonaiuto. Qui il padre della scolastica è rappresentato su un maestoso trono al centro della composizione, circondato dalle personificazioni volanti delle Virtù teologali (Fede, Speranza e Carità, in alto) e cardinali (Temperanza, Prudenza, Giustizia e Fortezza, in basso) e con ai piedi i grandi eretici sconfitti: Nestore, Averroè e Ario. Accanto a lui si trovano gli autori biblici, da sinistra a destra, Giobbe, Davide, Paolo, gli evangelisti Marco, Giovanni, Matteo e Luca, Mosè, Isaia e Salomone.
Da qui inizierà il convegno per i nostri delegati. Ci auguriamo che, sotto la guida di San Tommaso d’Aquino, possano essere illuminati della sapienza in questa esperienza che li vedrà protagonisti in prima persona nell’opera di rinnovamento della Chiesa.
– Fabio Evangelista