Una sussidiarietà concreta e testimoniata che unisce tutti nella più nobile delle imprese:
“dar da mangiare agli affamati”
La Rete Banco Alimentare ha registrato un vero e proprio boom di richieste di affiliazione da parte delle più importanti associazioni di volontariato della nostra provincia. Infatti presso la sede centrale di Roma sono pervenute una ventina di domande, tutte riguardanti la possibilità di accedere alla Rete Banco Alimentare per l’approvvigionamento di derrate alimentari che potranno essere distribuite alle persone bisognose che ogni singola struttura caritativa assiste.
Ricordiamo che fin ad ora le associazioni della nostra provincia affiliate al Banco Alimentare sono 32 e con l’ampliamento delle nuove richieste le strutture caritative che riceveranno le derrate alimentari saranno più di una cinquantina. Tutto questo permetterà al nostro territorio di ricevere mensilmente circa 40 tonnellate di alimenti che potranno essere distribuiti a tutte le persone bisognose della nostra provincia.
In particolare per il territorio cassinate le associazioni che potranno attingere al Banco Alimentare sono una ventina con una distribuzione mensile di circa 15 tonnellate di alimenti. Gli alimenti che arrivano nel nostro territorio vengono stoccati in un magazzino che un benefattore ha messo a disposizione per questa opera di carità.
Tutto questo permette che alimenti ancora buoni vengono salvati e non diventano rifiuti, ritrovando la loro originale destinazione e finalità presso gli enti caritativi che ricevono gratuitamente questi alimenti per i loro bisognosi e possono destinare le risorse così risparmiate all’implementazione delle loro attività, migliorando la qualità dei propri servizi. Donando le eccedenze, le aziende restituiscono loro un valore economico e, se da un lato contengono i propri costi di stoccaggio e di smaltimento, dall’altro offrono un contributo in alimenti che ormai supera le centinaia di milioni di euro di valore commerciale.
“Ringrazio tutte le associazioni – ci dice Marco Lamberti, consigliere del Banco Alimentare Lazio – che ogni giorno si prodigano per aiutare tutte le persone bisognose del territorio, in particolare la C.A.T. s.r.l. di Piedimonte San Germano che ha messo a disposizione un intero magazzino per la conservazione e distribuzione degli alimenti. Ricordo che fin dalla sua origine la Fondazione ha superato ogni aspetto assistenzialista. Infatti il metodo adottato è quello del dono di sé commosso verso la persona concreta, unica, irripetibile. L’opera educativa pone dunque al centro del suo agire la carità. Solo così è possibile condividere il vero bisogno dell’uomo, senza ridurlo a un progetto ideologico. Il dono gratuito di alimenti permette alle strutture assistite di destinare maggiori risorse alla propria mission, nel segno di una sussidiarietà concreta e testimoniata unendo tutti nella più nobile delle imprese: “dar da mangiare agli affamati”.