La sezione UCID di Sora-Cassino assicura il suo sostegno al Progetto, ritenendolo valido e promettente
La sezione Sora-Cassino dell’UCID, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, nata un anno fa, il 20 gennaio 2017 nella Sala S. Tommaso presso il Vescovado di Sora, è tornata ad incontrarsi con la Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo venerdì 26 gennaio a proposito del Cammino di Canneto. L’incontro è avvenuto a Cassino nei locali della Curia vescovile in piazza Corte e a confrontarsi con gli imprenditori è stata la Fondazione “Cammino di Canneto”, rappresentata dal suo Presidente prof. Lucio Meglio e da Mons. Domenico Simeone, dell’Ufficio diocesano per la pastorale del tempo libero, turismo, sport e pellegrinaggi, che ha rappresentato, portandone il saluto, anche il Vescovo, Mons. Gerardo Antonazzo, impossibilitato ad arrivare in tempo utile.
Ad introdurre i lavori è stato il Presidente della sezione UCID Moreno Di Legge, mentre poi ad illustrare la realtà e l’alta valenza del Cammino di Canneto e della Fondazione che è nata per valorizzarlo con tutte le sue potenzialità, è stato il prof. Lucio Meglio. Mons. Simeone, per tutti: Don Mimmo, ha spiegato con dovizia di particolari, fornendo ai presenti anche il testo scritto, il Progetto Parco culturale ecclesiale “Cammino di Canneto”, di cui è referente. Da secoli il Cammino coinvolge persone di ogni età e condizione. “Non è un’invenzione moderna – ha detto – non è la riscoperta di una tradizione, ma il vissuto ininterrotto di un cammino che ha sfidato i secoli, percorso da un susseguirsi di generazioni, con l’unico scopo di raggiungere il “luogo” per vivere la bellezza di un’esperienza, l’incontro con la Stella del Monte Meta, la Vergine Bruna, S. Maria di Canneto. Il Parco coinvolge il territorio di quattro regioni, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania, legate dal culto della Madonna di Canneto in Settefrati, e da cui partono centinaia di migliaia di pellegrini che in agosto (18-22 per la festa) a piedi e negli altri mesi con altri mezzi, raggiungono il Santuario, diventato di recente Basilica Pontificia Minore. Il territorio interessato è ricco di monasteri e abbazie, di storia, di cultura e arte e, non ultimo, di bellezze paesaggistiche e naturalistiche. Ebbene, il “Cammino di Canneto” si propone per l’appunto la valorizzazione dell’intera area, in tutte le sue dimensioni e pertanto mira ad un “sistema territoriale” che “recupera, valorizza e promuove, attraverso una strategia coordinata e integrata, il patrimonio religioso, storico, artistico, culturale, paesaggistico, architettonico, museale, ludico, ricettivo”.
Il Presidente Di Legge ed il Vicepresidente Gianluca Grossi, a nome dell’UCID – che si propone di “dare un’anima ed un’etica alle altre associazioni per il bene della collettività” e mira allo sviluppo di una alta moralità professionale ed imprenditoriale alla luce dei princìpi cristiani – hanno assicurato il sostegno dell’UCID al progetto, che coinvolge 69 Comuni del Lazio, 13 dell’Abruzzo, 20 del Molise e 5 della Campania e che offre la possibilità di contribuire allo sviluppo, oltre che religioso e culturale, anche economico e sociale sostenibile del territorio, generando un’economia di indotto ed offrendo concrete opportunità di lavoro ai giovani. Per questo ritengono il progetto valido e importante sia per la Diocesi sia per gli imprenditori e per tutto il territorio.
Anzi, coinvolgeranno anche sia le sezioni UCID vicine e coinvolte nel territorio del Cammino (Frosinone, Molise, Abruzzo…), sia altre associazioni. Inoltre nel prossimo incontro UCID regionale che si svolgerà a Roma il 6 febbraio, porteranno l’argomento “Cammino di Canneto” all’attenzione dell’associazione a livello regionale illustrando il progetto. Il che fa ben sperare.
Adriana Letta