Come ogni anno, il 21 novembre la chiesa di S. Antonio di Padova in Cassino ha fatto da cornice alla celebrazione in onore della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri.
I militi della Compagnia di Cassino, con il nuovo Comandante capitano Mastromanno, insieme all’Associazione nazionale dei Carabinieri e alle associazioni combattentistiche e d’arma, con le loro bandiere ed i loro gonfaloni, tutti erano presenti, anche le autorità civili, il consigliere regionale Marino Fardelli, il Sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro, quando, prima di iniziare la Messa, il Comandante ha letto il significato e la storia della giornata, che celebra anche la Giornata dell’Orfano, con un pensiero speciale ai Caduti e ai loro figli; in particolare ha spiegato la scelta della Patrona dell’Arma, che per antonomasia è “Fedele nei secoli”, nella Beata Vergine Maria, tra le cui virtù spicca certamente la fedeltà; e la scelta della data, il 21 novembre, che coincide con la Presentazione al tempio della Vergine Maria e con la ricorrenza della battaglia di Culquaber.
Il celebrante, Don Benedetto Minchella, ha sottolineato che la fedeltà è una delle tante sfaccettature di quel prisma che comprende tutte le virtù di questa donna unica nella storia, che è stata scelta da Dio per essere madre di Gesù. Fra i tanti titoli che attribuiamo alla Vergine Maria, basti pensare alle litanie, oggi – ha detto – celebriamo la fedeltà. Essa richiama la parola fiducia, con cui Maria, nel silenzio, ha ascoltato e poi custodito in cuore e vissuto la Parola di Dio in obbedienza. C’è una bella antifona in questo giorno della Presentazione della Vergine Maria che dice: Beata sei tu o Maria perché sola, senza alcun precedente, hai ricevuto dalle mani di Dio un programma di vita misterioso ma al tempo stesso entusiasmante. Per l’Arma dei Carabinieri guardare a Maria significa agire con entusiasmo per essere utili nella società. E i Carabinieri si distinguono proprio per la grande apertura verso gli altri e verso il sociale per tutelare il mondo civile, il bene comune, la giustizia umana, attraverso la quale agisce anche la giustizia stessa di Dio.
Tutto si è svolto in un clima di grande raccoglimento e partecipazione e come sempre toccante è stato il momento in cui un giovane Carabiniere ha letto la Preghiera del Carabiniere. Al termine, in un clima amichevole e familiare, i saluti e le foto-ricordo di gruppo.
Adriana Letta