Dopo tre giorni di adorazione eucaristica è stato il Cardinale Angelo Comastri a chiudere le Sante Quarantore nella parrocchia di San Giovanni Battista a Civitella Roveto.
Una messa solenne, quella celebrata da Sua Eminenza, che si è aperta con il saluto di un emozionato don Franco Geremia, parroco del centro rovetano, il quale, seguito a fine Messa anche dal sindaco, ha indirizzato al Cardinale, prossimo a festeggiare il suo cinquantesimo anno di ordinazione sacerdotale, il sincero augurio da parte di tutto il paese di Civitella, di cui Comastri è cittadino onorario.
Durante la sua omelia, il Cardinale ha voluto sottolineare l’umiltà dell’Eucarestia perché «Dio è umile e ha scelto per noi un dono che non è affatto appariscente. Quando noi ci inginocchiamo davanti all’Eucarestia buttiamo via il nostro orgoglio». «L’Eucarestia» ha poi aggiunto «grida un altro segno evidente: Dio si è manifestato nel pane per dirci che noi siamo affamati ed è del Signore che ci dobbiamo nutrire».
Infine un messaggio per i tanti genitori presenti: «Trasmettete ai vostri figli la notizia che Dio è indispensabile e si può fare a meno di tutto, ma non di Lui. Spesso si corre dietro agli idoli, ai fantasmi, alle bolle di sapone che poi, però, esplodono. Nell’Eucarestia, invece, è presente Gesù nel gesto dell’amore. Quando non c’è più Dio non ci si vuole più bene e quindi dobbiamo trovare sempre, ogni giorno, un po’ di spazio per il Signore, prendendo forza da Gesù Eucarestia».
Maria Caterina De Blasis
Foto Italo Tonti