La Caritas impegnata in una attività di sensibilizzazione del territorio per la Giornata mondiale dei poveri
La Caritas diocesana di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo ha vissuto nei giorni 11-18 novembre una intensa settimana di sensibilizzazione del territorio, in occasione della seconda giornata mondiale dei poveri, iniziativa fortemente voluta da papa Francesco.
Molto volentieri ci si è messi in cammino con tutta la Chiesa, nell’annuncio del Vangelo ai poveri, prediletti del Signore e della comunità cristiana, celebrando questo momento di festa e di testimonianza evangelica, già lo scorso anno, in occasione della prima giornata dei poveri, facendo un primo passo, in unione di sentimenti e di intenti con papa Francesco: la sensibilizzazione degli operatori pastorali e degli uffici diocesani in un’ottica di coinvolgimento globale che attraverso l’organizzazione di iniziative di preghiera e di condivisione mostrassero l’unità e l’adesione al centro della cristianità, con il viaggio a Roma e la partecipazione al pranzo con il Santo Padre.
Un secondo movimento di evangelizzazione è stato vissuto quest’anno, seguendo un principio di “decentramento” delle iniziative, per poter sperimentare la corresponsabilità della comunità cristiana nelle otto zone pastorali, attivando solidarietà cristiana e amore concreto. Il coinvolgimento degli operatori pastorali è stato vissuto in vista di promuovere una decisa sensibilizzazione del territorio, attraverso gesti concreti. Grazie a questo principio ispiratore la risposta non si è fatta attendere, e tantissime comunità parrocchiali sono state protagoniste di molteplici iniziative che hanno coinvolto nella preghiera, nella vicinanza e nel reciproco scambio, persone sole, anziani e famiglie in difficoltà.
Piuttosto che realizzare grandi opere o eccelse riflessioni, la preferenza è stata data ad una sensibilizzazione capillare del territorio; sono state attivate tante iniziative parrocchiali, che hanno visto il coinvolgimento di tanti per pranzi della comunità con i poveri, raccolte di viveri, pesche di beneficenza, iniziative catechistiche con bambini, ragazzi, famiglie sul tema della povertà. La “perla” di questo tentativo, ben riuscito, è quello di aver abbandonato – per una volta almeno – la visione dell’operato Caritas come delega, per prendersi carico di un servizio ai fratelli infragiliti dalle malattie, dalla solitudine, dalla mancanza di lavoro, dal disagio sociale.
Le tante comunità parrocchiali coinvolte, hanno infatti attivato le varie iniziative con uno stile familiare, di corresponsabilità e di partecipazione, per vivere un’occasione preziosa di testimoniare il Vangelo nelle fragilità della vita di tutti, facendo propria la missione della Chiesa, di mostrare lo sguardo di tenerezza di Dio sull’umanità tutta, a partire dal più piccolo.