Martedì 18 aprile presso la palestra comunale di Casalvieri messa a disposizione dall’amministrazione comunale si è svolto l’incontro di animazione oratoriale per i comunicandi e i cresimandi delle parrocchie di Casalvieri e Purgatorio nell’ambito della missione popolare per l’anno 2017 voluta dal Vescovo diocesano Mons. Gerardo Antonazzo. “L’altro è un dono” è stato il titolo scelto per questo incontro, ripreso da una frase di Papa Francesco sull’importanza di saper scoprire e valorizzare ogni uomo. Dopo l’accoglienza e il momento introduttivo ai bambini e ragazzi è stata proposta la parabola di Lazzaro ed il ricco epulone, parabola che Gesù racconta nel Vangelo di Luca 16, 19 -31, scelta perché sottolinea il valore di ogni uomo dinanzi a Dio al di là delle differenze.
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricordati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».
Dopo la visione congiunta del video e la comprensione, i bambini e ragazzi sono stati divisi nei rispettivi gruppi dei comunicandi e dei cresimandi e si sono formate le rispettive squadre. È stata riproposta la fortunata formula di gioco dello scorso anno cioè il gioco dello slalom con il pallone e tiro a canestro per i ragazzi e ruba bandiera per i bambini. Nonostante la difficoltà della parabola bambini e ragazzi hanno mostrato, rispondendo alle domande preparate dagli animatori e dal parroco Mons. Alessandro Recchia, grande entusiasmo e preparazione creando un clima di sano divertimento. Alla fine dei giochi tutti si sono presi per mano creando un grande cerchio, recitando insieme il Padre Nostro e ricevendo la benedizione finale dai parroci don Alessandro e don Giuseppe Nurung. Era presente anche il diacono Loreto Castaldi che è stato affidato alla comunità di Casalvieri ed ha prestato il suo servizio durate la settimana santa. Al termine dell’incontro tutti i presenti hanno ricevuto un dono: una matita su cui era stampata una frase, ispirata a un detto di Madre Teresa di Calcutta: “Prendi in mano la tua vita e disegna il tuo capolavoro”. La frase è stata scelta durante gli incontri di preparazione insieme con i collaboratori delle altre parrocchie della Zona di Atina. È l’invito per tutti a vivere da protagonisti la propria vita e la sequela del Signore. La formula dell’accostare l’ascolto delle parabole di Gesù a giochi di movimento che arrivano subito ad entusiasmare i giovanissimi si rivela, dopo il successo dello scorso anno, nuovamente vincente riuscendo a regalare un bel momento di fraternità, vissuto nella luce della Pasqua appena trascorsa.
Martina Torti