Il primo maggio, nella Certosa di Trisulti, si è svolto il ritiro dei comunicandi della Parrocchia SS. Giovanni Battista ed Evangelista di Casalvieri. La giornata è stata organizzata dal parroco Mons. Alessandro Recchia e dalla catechista Martina Torti secondo uno schema che ha previsto l’alternarsi di momenti di raccoglimento spirituale ad altri di svago.
All’arrivo il gruppo è stato condotto da una guida a scoprire i vari ambienti dell’abbazia: l’antica farmacia, nella quale primeggia l’opera del pittore napoletano Filippo Balbi, e l’antistante orto botanico; la chiesa dedicata alla Vergine e ai santi Bartolomeo e Bruno, caratterizzata da una pianta longitudinale divisa da un’iconostasi, e da una decorazione barocca. La visita è continuata negli altri ambienti necessari alla vita della comunità monastica come il chiostro, il cimitero dei monaci e il refettorio.
Terminata la visita il gruppo si è trasferito nella cappellina dell’ex seminario dove don Alessandro ha celebrato la messa. Durante l’omelia, in particolare, si è soffermato sulla spiegazione del passo del Vangelo di Matteo (Mt 13, 54 – 58) che ci presenta Gesù nelle vesti di lavoratore, di figlio adottivo di Giuseppe falegname: il contrasto che si ha tra la reazione sconvolta di chi, conoscendo le sue origini umili, stenta a credere alla grande perizia che questi mostra di avere nella spiegazione della Scrittura e il disegno provvidenziale del Padre, che ha bisogno che il Figlio acquisisca una piena dignità umana anche attraverso il lavoro.
La prima parte della giornata si è conclusa con un gioco a prove, durante il quale i bambini sono stati sottoposti a domande sulla catechesi appresa durante i tre anni di formazione, subito seguito dal pranzo preparato dalle famiglie.
Il gruppo ha ripreso il cammino, dopo un breve momento di riposo, alla volta del santuario della Madonna delle Cese, chiesetta costruita in un anfratto roccioso dei Monti Ernici. Rientrato nella certosa, il gruppo ha concluso la giornata con un momento di preghiera e con la consegna di un ricordino ai bambini che riceveranno la Prima Comunione: una foto di gruppo che testimonia la bontà di un percorso di crescita durato tre anni, avvenuto nell’unità – nonostante le differenze e le divergenze – nelle cose fondamentali, nell’adesione a Gesù Cristo.
Luigi Cicchini