La Festa del patrono di Casalvieri: Sant’Onorio Martire

Sant’Onorio: ancora una volta il popolo casalvierano si ritrova unito

intorno al santo martire con gioia e commozione

Come tutti gli anni, l’ultima domenica di maggio, a Casalvieri, si celebra la festa patronale in onore di Sant’Onorio, il giovane soldato romano martirizzato per non aver voluto rinnegare la sua fede in Gesù Cristo. La comunità di Casalvieri si è cominciata a preparare alla festa a partire da giovedì 17 maggio, giorno di inizio della novena che ha visto convergere le contrade di Casalvieri, una ogni sera, in pellegrinaggio verso la Chiesa Madre.

I festeggiamenti veri e propri si sono aperti il sabato mattina con l’arrivo in paese della banda musicale che ha contribuito a creare un clima di festosa attesa e con la Santa Messa celebrata per i casalvierani emigrati. Durante la liturgia sono state presenti, ai lati dell’altare, otto bambine vestite con costumi tipici di otto nazioni che hanno accolto in passato, e accolgono tuttora, i casalvierani residenti all’estero. Al termine della Santa Messa sono state lette le offerte provenienti da questi paesi dal tesoriere del Comitato che ha organizzato i festeggiamenti, Stefano D’Agostini.

La sera di sabato 26 maggio ci sono stati i solenni vespri e l’apertura dell’urna contenente i resti mortali del santo martire alla presenza dei tre parroci di Casalvieri, mons. Alessandro Recchia della Parrocchia dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, don Loreto Castaldi della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie in Purgatorio e don Giuseppe Nurung della Parrocchia di Santa Maria delle Rose in Roselli. Si è trattato sicuramente del momento più toccante di tutto il programma dei festeggiamenti: la tavola dipinta che copre la sacra urna è scomparsa lentamente sotto l’altare maggiore offrendo alla venerazione dei presenti le spoglie del santo. Il suono dell’organo, il profumo dell’incenso e l’emozione generale hanno creato un clima unico capace di toccare il cuore di tutti i casalvierani.

Domenica 27, giorno della solennità della Santissima Trinità, si è celebrata la Santa Messa al termine della quale c’è stata la processione con la statua del santo per le vie del centro di Casalvieri. Durante l’omelia don Alessandro ha parlato della Santissima Trinità come di una famiglia unita da un eterno dialogo d’amore tra il Padre e il Figlio. Di questa famiglia tutti noi credenti siamo chiamati a far parte con la dignità di figli, dignità che ci fa vivere un rapporto di confidenza con Dio al punto da poterci rivolgere a lui chiamandolo papà. «E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: “Abbà! Padre!”» (Rm 8, 15). La consapevolezza di avere un papà in cielo – ha continuato Don Alessandro – ci dà forza e ci permette di superare tutte le paure della nostra vita, come l’esempio di Sant’Onorio dimostra. Lui, giovane soldato di belle speranze, ha avuto questa forza che l’ha portato a superare la derisione, la solitudine e infine il martirio.

Al termine della Santa Messa il presidente del Comitato, Carmine Paolini, ha letto, commosso, un discorso di ringraziamento rivolto alle autorità presenti, a coloro che hanno collaborato alla buona riuscita della festa e a tutti i casalvierani vicini e lontani.

Luigi Cicchini

Foto: Martina Torti

 

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