Una cerimonia sobria e sentita ha commemorato i fatti terribili di 75 anni fa, ma ha anche lanciato un monito contro guerra e violenza e un invito a superare le divisioni
Il 15 marzo è giorno di memoria per tutti i cassinati, giorno di dolore ma anche di stupore e orgoglio per la riscoperta di quanto i padri seppero fare per ricostruire la loro città e la loro vita dopo il passaggio brutale della guerra che rase completamente al suolo la città di Cassino e l’abbazia di Montecassino nel 1944. A 75 anni di distanza la città ha ricordato il terribile giorno della sua distruzione in una sobria ma toccante cerimonia di commemorazione in piazza De Gasperi al Monumento ai Caduti e al Muro del Martirologio.
Gruppi di scolaresche, accompagnate dagli insegnanti, si sono sistemate nella zona della piazza loro assegnata, hanno preso posto le autorità civili, militari e religiose, le associazioni combattentistiche e d’arma con i loro labari, i Comuni del Cassinate rappresentati dai Sindaci e dai loro Gonfaloni; ultimo a prendere posizione, il Gonfalone di Cassino, insignito della Medaglia d’Oro al Valore Militare, il cui ingresso procura sempre un sussulto al cuore. Gli onori sono stati resi dal picchetto militare dell’ 80° Reggimento “Roma” di stanza a Cassino. Una corona d’alloro è stata deposta al Monumento ai Caduti dal Commissario Prefettizio di Cassino Benedetto Basile e dal Prefetto di Frosinone Ignazio Portelli. Subito dopo, una breve Liturgia della Parola, presieduta dal Vescovo diocesano Gerardo Antonazzo con l’assistenza dell’Abate di Montecassino Donato Ogliari, ha non solo ricordato i Caduti pregando per loro, ma ha anche elevato a Dio lo sguardo e l’animo dei presenti in una visione di speranza.
Alcune giovanissime studentesse hanno letto poesie e testimonianze, dando un loro contributo alla commemorazione, poi ha preso la parola il Commissario prefettizio Benedetto Basile: “Tocca a me quest’anno, quale Commissario Straordinario del Comune di Cassino, e quindi anche nella veste di Sindaco, l’alto privilegio e l’emozione di commemorare i tragici fatti bellici che 75 anni fa investirono, con una violenza inaudita, questo territorio”. Ha proseguito ricordando i tragici mesi della guerra ma anche i successivi, quelli del coraggio e della forza della ricostruzione. Citando il Presidente della Repubblica Enrico De Nicola che nel 1946 disse che “la grandezza di un popolo si misura dal coraggio con cui esso subisce le avversità della sorte, sopporta le sventure, affronta i pericoli e alimenta i propositi e l’azione”, ha condiviso la sua affermazione: “questa città è l’esempio vivente di queste virtù. Grazie alla caparbietà e allo spirito combattivo dei suoi cittadini, essa riprese subito il suo cammino di ordinato progresso in Italia e nel mondo”.
Il commissario Basile ha voluto anche trasmettere la vicinanza e “il più caloroso saluto a tutta la comunità” per l’odierna ricorrenza del presidente Mattarella, incontrato lunedì scorso in visita all’Università. Infine, riprendendo le parole di Papa Paolo VI alle Nazioni Unite “Mai più la guerra!”, ha aggiunto come monito una citazione di Kennedy, “L’umanità deve porre fine alla guerra o la guerra porrà fine all’umanità”. Infine ha rivolto un accorato appello ai docenti e agli educatori perché parlino ai ragazzi e spieghino loro cosa è successo affinché, grazie all’ insegnamento, gli errori del passato non si ripetano mai più.
E’ stata poi la volta del Prefetto di Frosinone Ignazio Portelli che ha sottolineato: “La popolazione fa bene a ricordare quanto successo”, ricordando anche i fatti più terribili, la pagina più oscura della guerra, come i saccheggi e le violenze, perché le guerre fanno emergere il peggio dell’umanità. Ed ha aggiunto: “Il Cassinate ha saputo riprendersi. Dovete essere fieri del passato e fiduciosi del futuro”. A proposito della situazione attuale, ha osservato che la città vive un momento di crisi non solo economico, con contrasti politici molto forti; perciò ha invitato soprattutto i politici, a lasciare da parte queste asprezze per favorire incontri tra uomini rispettosi gli uni degli altri con un fine più alto e rappresentativo per la comunità. “Ricordiamoci cosa era Cassino 75 anni fa, distrutta nei luoghi ma forte negli animi”.
Al termine della cerimonia è stata data lettura della motivazione dell’assegnazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Città di Cassino. Chiusa la cerimonia, le autorità, i Gonfaloni, le rappresentanze militari, hanno lasciato la piazza ma i pensieri della mattina sono rimasti dentro al cuore di tutti.
Adriana Letta