#Coronavirus: Agli anziani soli fanno la spesa i volontari
Il servizio attivato dall’Assessorato alla Coesione sociale
Così Luigi Maccaro, Assessore a Coesione sociale, Politiche Sociali e Giovanili, Integrazione e Periferie al Comne di Cassino, ha annunciato l’iniziativa, pensata per venire incontro alle esigenze degli anziani soli in questi tempi di #coronavirus:
«E’ attivo da oggi il servizio #cassinorisponde dedicato agli anziani dai 70 anni in su per i quali è sconsigliato uscire di casa in questi giorni.
Grazie ad alcuni volontari che hanno subito dato la disponibilità e a quelli che si aggiungeranno nelle prossime ore proveremo ad aiutare i nostri concittadini a fare la spesa per alimenti, farmaci e beni di prima necessità.
Il servizio sarà completamente gratuito. Si potrà contattare il centralino dell’Assessorato alla Coesione sociale 0776.298302-4 o 339.8548529 dalle 9.00 alle 12.00 dal lunedì al venerdì.
Nel frattempo i volontari svolgeranno anche un altro servizio importantissimo: cercheranno di contattare telefonicamente gli anziani che vivono da soli per capire se hanno bisogno di qualcosa.
La cabina di regia del servizio sarà organizzata con gli Scout e la Croce Rossa ma c’è bisogno di volontari sia per fare i turni al telefono, sia per il ritiro e la consegna della spesa. Si farà anche una lista dei supermercati disponibili a ricevere l’ordine per telefono per velocizzare le operazioni.
I volontari saranno identificabili in maniera ufficiale: raggiungeranno l’abitazione dell’anziano, ritireranno la lista ed il denaro per poi tornare con la spesa ed il resto.
Chi volesse dare la propria disponibilità può farlo inviando una mail all’indirizzo volontari@cassinosociale.it con copia della carta d’identità.
Come sempre nei momenti più difficili emerge la parte migliore dell’uomo, della società. È bastato sentire un paio di amici e si è scatenata una rete di disponibilità fatta di volontari, scout, società sportive, studenti universitari. Come recita il nostro hashtag #cassinorisponde
Anche dentro ad una disgrazia come il coronavirus bisogna saper trovare un seme di speranza e assumersi la responsabilità di coltivarlo».