Cassino, parrocchia di S. Giovanni Battista
Nella Domenica della Divina Misericordia, seconda domenica di Pasqua, il 3 aprile, doppia celebrazione del Sacramento della Confermazione, la mattina a Cassino nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista, e nel pomeriggio a S. Giorgio a Liri (Vedi) . Possiamo dire anche tripla celebrazione, se consideriamo che la sera di sabato 2 aprile, nella Messa prefestiva, e quindi con le stesse letture liturgiche, è stata conferita nella Chiesa Madre a Cassino (Vedi) la Cresima ai giovani adulti di tutta la Zona pastorale.
Si sa, questo è il periodo in cui, terminato l’anno di catechesi, i ragazzi che hanno compiuto tutto il percorso di formazione, ricevono il Sacramento della Prima Comunione e della Cresima o Confermazione. E questo periodo comincia ad aprile, subito dopo Pasqua, e va avanti. Ma questa volta è stato un po’ particolare, in quanto proprio sabato pomeriggio si andavano diffondendo inquietanti voci e lanci di agenzie, con tutti i possibili innumerevoli rivoli su blog e social che se ne facevano amplificatori, che gettavano ombre pesantissime sulla persona del nostro Vescovo Gerardo, così incredibili e surreali da apparire subito, a chi lo conosce, montate ad arte per colpirlo e per colpire la Chiesa. Gioco oggi purtroppo quasi di moda. Sconcerto, sgomento, incredulità, ma nel popolo dei fedeli anche e soprattutto preghiera e vicinanza a lui, il nostro Pastore che tanto si dà da fare in tutto il territorio per portare a tutti Gesù.
E le cresime, si chiedeva qualcuno, si faranno? verrà il Vescovo o manderà qualcuno al suo posto? E lui, il Vescovo Gerardo, è venuto, già il sabato sera ma anche la domenica, rispettando tutti gli appuntamenti in agenda. Con la forza e il coraggio della fede ha saputo mettere da parte il proprio stato d’animo da “Venerdì Santo”, per compiere il suo compito di Pastore, chissà con che sofferenza nel cuore, ma andando avanti, fidando nella Divina Misericordia. Nella Chiesa Madre, sabato sera, solo un po’ di ritardo ha dato forse un segnale di difficoltà, ma nelle altre due celebrazioni è stato puntualissimo come sempre. Si è subito concentrato unicamente sulla celebrazione, sui giovani che stavano per ricevere l’ultimo Sacramento della iniziazione cristiana, sui loro padrini e madrine, sui genitori, sui fedeli, sulla liturgia del giorno, così importante! Nella parrocchia di S. Giovanni Battista a concelebrare con lui erano il cerimoniere Don William Di Cicco, il parroco Don Antonio Colella ed il viceparroco P. Renato, mentre il Coro “S. Giovanni Battista” animava magistralmente l’azione liturgica.
Per che cosa siamo qui convenuti? ha chiesto il Vescovo Gerardo iniziando l’omelia; non certo al fine di immagazzinare delle idee o di conoscere una dottrina, pur utile (sarebbe poca cosa!), ma per la fede, che è l’incontro con una persona viva, il Signore che vive nella sua chiesa, nella comunità cristiana. E’ importante il rapporto tra la fede e la comunità cristiana, è il legame fondamentale per poter incontrare Gesù Risorto. Come, quando, dove incontrare Gesù Risorto? Rivolgiamoci proprio a S. Tommaso, di cui parla il Vangelo odierno, ha suggerito. Dovremmo essere un po’ più benevoli con lui e passare dalla conoscenza di primo livello, della sua incredulità, a quella di secondo livello, di quando approda alla professione della vera fede e proclama: “Mio Signore, mio Dio!”. L’esperienza vissuta da Tommaso è stata inizialmente di dubbio di fronte all’affermazione dei suoi “Abbiamo incontrato il Signore”, perché lui non era nel cenacolo la prima volta che Gesù Risorto vi è entrato. La seconda volta Tommaso è insieme agli altri. Ed il Vescovo ha osservato: è la comunità che fa crescere la fede! Noi, come Tommaso, possiamo incontrare la persona viva di Gesù Risorto nella comunità, nella celebrazione della Parola e nella Eucarestia. Attraverso la Parola e l’Eucaristia la sua presenza continua a permanere in ognuno di noi.
Qual è lo spirito della Cresima? ha chiesto Antonazzo collegando la pagina evangelica con la celebrazione del Sacramento. La Cresima conferma l’amore del Signore che ci ha chiamati al Battesimo e ci ha fatto credere in Lui e conferma anche la nostra fede verso di Lui, la rende forte, stabile, dovremmo dire definitiva. E’ una scelta di vita da cristiani, non perché abbiamo raggiunto la meta di essere adulti, e adulti cristiani, voi ragazzi siete in crescita, ma se crescete diventerete adulti, anche nella fede. Per aiutarvi a crescere ci sono i vostri padrini e madrine, l’intera comunità cristiana, anche il Vescovo che assicura questo legame con la comunità cristiana e prega per voi, invoca su di voi lo Spirito della consacrazione cristiana battesimale che viene rinnovata e confermata oggi dal cuore di Cristo. Apriamo il cuore perché avvenga ciò che il Cristo Risorto vuole compiere in voi. Se il cuore è aperto sarà Lui a far crescere la vostra vita, non senza coloro che accanto a voi oggi si assumono l’impegno gioioso di educarvi alla vita cristiana, una forma di vita meravigliosa e unica.
Dopo l’omelia, il Vescovo, invocato lo Spirito Santo perché scendesse con i suoi sette doni di sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio mediante l’imposizione delle mani, ha accolto, sceso dal presbiterio, uno per uno i 64 cresimandi, che in precedenza erano stati presentati a lui dalla catechista Anna e dal Parroco Don Antonio, e li ha segnati con l’olio crismale sulla fronte pronunciando la formula di rito, mentre il padrino o la madrina teneva la mano sulla spalla destra del cresimando. A loro e solo a loro, ha dato la comunione sotto le due specie, del pane e del vino.
Prima della benedizione finale, il Vescovo ha augurato che il Signore conceda tanta gioia e consolazione per questi suoi doni e ricordato che la forza dello Spirito guiderà i giovani alla scoperta del progetto di Dio sulla vita di ognuno di loro, ma occorrerà sempre una “presenza educativa” vera e costante. Infine l’immancabile foto di gruppo con il Vescovo, seguita da un fragoroso applauso augurale ai neo-cresimati e, certamente nella mente di moltissimi dei presenti, anche al Vescovo. Nel pomeriggio una nota ufficiale della Procura della Repubblica di Cassino di richiesta archiviazione indagini avrebbe di molto stemperato il clima, avvalorando la tesi di chi riteneva il tutto una macchinazione. Nella Domenica della Divina Misericordia.
Adriana Letta