Festività Madonna del Carmelo ad Acquafondata
“Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura”. Con il riferimento a questi versi del sommo Vate, S.E. il Vescovo ha voluto omaggiare la Madonna del Carmelo durante la celebrazione eucaristica svoltasi il 16 Luglio u.s. nel santuario dell’apparizione della Vergine Maria ove, nel lontano 16 Luglio del 1841, la Madre di Dio volle manifestarsi col titolo del Carmelo ai poveri contadini del luogo affinché si ricordassero della solennità carmelitana ad essi ancora sconosciuta.
S.E. ha sottolineato che Maria è la madre di tutte le creature umane, così come ha voluto Gesù sul Golgota quando, durante la crocefissione, l’ha affidata al suo discepolo Giovanni dicendogli: “Ecco la tua madre” e, rivolgendosi a Maria: “Ecco tuo figlio”: è una filiazione nuova, che nasce dalla consegna di Gesù da cui si edifica quel rapporto di Maria con Gesù che continua nella vita di ognuno di noi. Madre di Cristo, Madre del discepolo, Madre di tutti noi sino alla fine dei tempi. Nel segno dello scapolare noi riceviamo spiritualmente la consegna che Maria fa per volontà di Gesù, della sua maternità, su ciascuno di noi. Conservare quel segno significa custodire la maternità di Maria.
Ella sotto la Croce è addolorata, ma non disperata; con Maria e come Maria siamo addolorati per le nostre croci quotidiane, ma mai disperati perché la speranza è cristiana, la disperazione è umana, per cui dobbiamo vivere le nostre preoccupazioni sotto il segno di Maria per non cadere nella disperazione. Quindi chiediamo a Maria di accompagnarci nel cammino della vita, e attraverso di Lei e grazie a Lei sapremo andare avanti superando le prove, gioendo delle gioie e dei traguardi conquistati e raggiunti, senza perdere di vista il cammino che ci porta verso il santo monte che è Cristo nostro Signore.
Subito dopo la celebrazione la sacra immagine della Madonna è stata ricondotta nella locale chiesa di Acquafondata.
Maurizio Facchini e Simona Fiorillo