Atto di Affidamento a Maria SS.ma Assunta e dono del cuore d’oro dei Cassinati
Cassino nel cuore di Maria e Maria nel cuore di Cassino
Cassino, il 15 agosto, ha vissuto un altro importante e suggestivo momento in onore di Maria SS.ma Assunta. In serata, ancora una volta nella piazza Corte, opportunamente allestita, una celebrazione solenne e molto partecipata, sempre nel rispetto delle norme anticovid, presieduta dal Vescovo diocesano Gerardo Antonazzo. Davanti al portone della chiesa Concattedrale l’amata statua dell’Assunta e l’altare, di lato la statua di Gesù Salvatore. Presenti le autorità cittadine e moltissimi fedeli.
Nell’omelia, il Vescovo Antonazzo ha riflettuto sulla devozione a Maria, la Madre per eccellenza, che non deve ridursi ad una “vuota e triste scatola retorica”, qualcosa di astratto e generico, ma anzi “cambia lo sguardo sulla nostra Città e ci insegna a sognarla come Città regale perché materna”. Il culto mariano, allora, è una “scuola di maternità” capace di cambiare il volto del vivere sociale”, perché è in immediata connessione con la cultura del vivere quotidiano che promuove “la Città degli uomini, i suoi cittadini e le sue istituzioni, e il loro reciproco e costruttivo rapporto”. Apprendere la “maternità mariana” cambia la vita della Città. “È questo il valore e l’impegno anche civile e sociale di una Città devota di Maria, che sa bene che il culto non può restare sterile e infruttuoso nella vita reale”. Cittadini “devoti” sono cittadini responsabili e protagonisti di un rinnovato vivere sociale, familiare e fraterno, a favore di una cittadinanza rinnovata e più solida.
Maria, come ogni Madre, ha proseguito il Vescovo, non esclude e non divide. In altri termini: la pietà mariana di Cassino deve poter migliorare la vita della Città, facendo progredire sentimenti, affetti e relazioni umane impregnate di socialità autentica. La “maternità mariana” educa e impegna ad una “maternità sociale”. La maternità ci umanizza! La religiosità mariana umanizza la Città e la può edificare come una Città “formato famiglia”, una “Città Madre” che abbraccia, accoglie, incoraggia, consola, educa, fa crescere i suoi figli, nutre, cura, se ne fa carico, soprattutto nel tempo delle difficoltà. Una maternità audace, coraggiosa, forte, stabile, educativa, coerente. La “maternità sociale” di una Città fa sentire ogni cittadino come suo figlio.
Al termine della Messa, una piccola processione di sei deliziosi “angioletti” ha recato su un cuscino due cuori d’oro, uno più piccolo per Gesù ed uno più grande per l’Assunta e li ha consegnati al Vescovo, il quale ha posto prima alla statua di Gesù fanciullo e poi a quella della Vergine Assunta la catenina con il cuore d’oro. Questo atto, ha spiegato il Vescovo, “vuole essere un atto di affidamento filiale e di cordiale gratitudine di ognuno di noi, dell’intera Città, al Cuore Immacolato di Maria”. Ha ricordato il Messaggio del Santo Padre, Papa Francesco, letto ieri, che esprime uno speciale affetto per i “cari cassinati”. “Tale affetto del Papa- ha detto – lo vogliamo meritare sempre di più. Il Papa dichiara di conoscere bene la nostra pietà mariana rivolta alla Madonna Assunta, avendo bene in mente anche il dono che la Città gli ha fatto della raffigurazione del simulacro dell’Assunta su lastra d’argento, tramite il card. Pietro Parolin presente a Cassino per l’elevazione della Chiesa Madre a Chiesa Concattedrale della diocesi” il 12 agosto di due anni fa.
“Sostenuti e confortati dall’affetto del Santo Padre – ha concluso – oggi vogliamo mettere il nostro cuore nel cuore di Maria, continuando a custodire il cuore di Maria nel cuore di ogni cassinate, nel cuore di questa Città”. Anche questo momento è stato molto suggestivo e commovente, accolto con un grande applauso. Come ieri, anche oggi le due statue hanno percorso un piccolo giro nella piazza, senza seguito di popolo, perché tutti potessero vederle da vicino, mentre è stato impedito a qualcuno, che pur desiderava tanto farlo, di toccare e baciare le statue, essendo questo un gesto divenuto ahimé pericoloso in questo tempo di Covid-19.
Ultimo atto è stato la lettura, guidata dal Vescovo, dell’Atto di Affidamento alla Madonna Assunta, composta dal Vescovo Gerardo. Come finale artistico e suggestivo, la Banda Città di S. Giorgio ha suonato e il soprano Sonia Miele, insieme a Paolo Zambelli, Melania Zanichelli, Viviana Miele e Daniele Papiro, con accompagnamento strumentale della Banda, ha eseguito mirabilmente “La Vergine degli Angeli”. Infine, fuochi d’artificio per la gioia e la festa di tutti.
Adriana Letta